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Dalle diocesi, la preghiera e il sostegno per le popolazioni colpite dalla guerra

L'Ufficio Liturgico Nazionale della Cei ha predisposto uno schema di preghiera per la veglia di Pentecoste

Veglia per la pace |  | CEI Veglia per la pace | | CEI

Si susseguono gli appelli di pace a favore della popolazione di Gaza, in Cisgiordania, e in Ucraina. Tanti gli appelli del Papa e anche la Cei ha rivolto un invito alla preghiera. “Il dono delle lingue del Cenacolo rinnova in noi l’impegno di preghiera perché tutti i popoli della terra superino il dramma delle divisioni e si adoperino per costruire una pace piena e per rinsaldare i vincoli di fraternità”, è l’invocazione che si leverà dalle Chiese in Italia in occasione della Pentecoste.

Le comunità ecclesiali, infatti, sono chiamate a raccogliersi in preghiera, rispondendo all’invito dei Vescovi che hanno suggerito di celebrare la Veglia di Pentecoste per implorare il dono della pace. Per l’occasione, l’Ufficio Liturgico Nazionale della Cei ha predisposto uno schema di preghiera, utilizzabile nei diversi contesti locali.

La presidenza di Caritas Italiana, riunitasi a Roma giovedì, si è occupata, tra gli altri punti, della situazione nella Striscia di Gaza, in Ucraina e nei contesti di conflitto dimenticati e con “convinzione” aderisce agli appelli di papa Leone XIV, rilanciati anche dai Vescovi italiani, affinché ovunque si soffre per la guerra tacciano le armi e sia sostenuta ogni iniziativa di dialogo e di pace. A Gaza in particolare si consenta “l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari”, “siano liberati tutti gli ostaggi, si rispetti integralmente il diritto umanitario”. Caritas Italiana è vicina alle operatrici e agli operatori di Caritas Gerusalemme – così come alle Caritas e a tutte le persone impegnate nelle altre zone di guerra –, di cui sostiene gli sforzi a sostegno della popolazione. Sono “segno di speranza nella tragedia”.

La risposta all’appello della Cei non si è fatta attendere nelle diocesi italiane. A Crema, il 7 giugno veglia di preghiera per la pace a Gaza e in Ucraina presieduta dal vescovo Daniele Gianotti. La veglia è in programma alle ore 21, nella cattedrale di Crema. A Potenza per la festa del patrono, San Gerardo, lanciata la campagna “Un pasto per Gaza”. La diocesi invita a “rinunciare simbolicamente a un pasto per sostenere la popolazione di Gaza, stremata dalla guerra e dalla fame”.

La campagna, partita in questi giorni, proseguirà fino alla solennità di Pentecoste dell’8 giugno prossimo e il ricavato sarà destinato alla Caritas, che, tramite l’arcivescovo, Davide Carbonaro, farà arrivare l’offerta direttamente al card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. “Nei giorni in cui la città festeggia il suo patrono e la comunità cristiana si prepara alla Pentecoste siamo chiamati a non dimenticare chi vive nel dolore e nella privazione. Rinunciare a qualcosa per chi non ha più nulla è un modo per far sentire la nostra vicinanza, per costruire legami di fraternità che vanno oltre ogni confine. In comunione con il Papa, rinnoviamo l’appello alla pace affinché tacciano le armi, siano restituiti alla libertà gli ostaggi e si rispetti integralmente il diritto umanitario”, ha detto il presule.

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Giovedì a Padova si è svolto un “Rosario per Gaza” è  guidato dal vescovo Claudio Cipolla nella basilica di Santa Giustina, davanti all’icona della Madonna Costantinopolitana esposta all’altare di San Luca. “Come Chiesa di Padova – ha detto il presule  - vogliamo fare ancora più nostro l’impegno per la pace rilanciato da Papa Leone XIV per ‘una pace disarmata, una pace disarmante, umile e perseverante’ e per questo invitiamo le comunità a intensificare la preghiera e le occasioni di riflessione. Con la fine di questo mese dedicato tradizionalmente alla Madonna, lanciamo la proposta ‘Preghiera: ponte di pace!’.

La preghiera, infatti, per il credente è il primo strumento di pace. La preghiera ci mette in ascolto del grido di chi soffre e così possiamo farci carico della sofferenza altrui in maniera efficace. Con la preghiera chiediamo a Dio la sua pace e la forza di essere autentici costruttori”. Sempre giovedì a Como veglia di preghiera per la pace guidata dal card. Oscar Cantoni nella basilica di sant’Abbondio. “Quanto accade è insopportabile. Cessi il crepitio delle armi”, ha detto il vescovo di Pistoia e Pescia, Fausto Tardelli, invitando tutti alla preghiera. “Dobbiamo pregare con insistenza attraverso veglie, momenti di adorazione eucaristica, la recita del Rosario e durante le celebrazioni eucaristiche.

Da tutta la comunità di Pistoia e Pescia si alzi dunque una voce corale, un’invocazione intensa e condivisa, perché cessi il crepitio delle armi, gli animi si aprano al dialogo e al perdono, si trovino le vie della pace”, ha detto. E nei prossimi giorni arriveranno altre iniziative.