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Mariazell, inaugurata una statua a grandezza naturale del Cardinale Mindszenty

Era morto in esilio in Austria, e fu sepolto a Mariazell fino al 1991. Ora, una statua a grandezza naturale ricorda la figura dell’eroe dell’orgoglio ungherese

Cardinale Mindszenty | La benedizione della statua del Cardinale Mindszenty a Mariazell | Santuario di Mariazell Cardinale Mindszenty | La benedizione della statua del Cardinale Mindszenty a Mariazell | Santuario di Mariazell

Dallo scorso 31 maggio, c’è una statua a grandezza naturale del Cardinale Jozef Mindszenty sul lato Nord della Basilica di Mariazell, in Austria. Perché lì, in esilio, morì il grande oppositore del comunismo ungherese e di tutti i totalitarismi, anti-nazista al punto di rinunciare al suo cognome di origine tedesca, e rimasto un simbolo dell’opposizione al comunismo per tutta la sua vita.

La morte di Mindszenty avveniva cinquanta anni fa, e nella cappella di San Ladislao, proprio nel lato Nord di Mariazell, il cardinale della Chiesa del silenzio rimase sepolto dal 1975 al 1991.

La Messa votiva è stata celebrata dal vescovo di Szombathely Zekely, dall’arcivescovo di Veszprem György Udvardy e dall’arcivescovo Pedro Lopez Quintana, nunzio apostolico in Austria. Era presente anche il Cardinale Dominik Duka, mentre Michael Habsburg-Lothringen, presidente della Fondazione ungherese Mindszenty, ha tenuto un discorso. La fondazione ha organizzato il pellegrinaggio in collaborazione con il portale di informazione cattolico ungherese "Magyar Kurir".

Le virtù eroiche del Cardinale Mindzenty sono state riconosciute nel 2019, ma il processo di beatificazione era cominciato già nel 1993.

Gergely Kovacs, vice-postulatore del processo di beatificazione, ha notato che la nuova statua trasmette la personalità poliedrica di Mindszenty e le sue dimensioni intellettuali e spirituali. "La forma è a campana, la postura realistica - ha detto - eppure emana una certa grandiosità, al tempo stesso umiltà e semplicità, che erano uno dei principali tratti caratteriali di Mindszenty".

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La statua in bronzo fa parte di una "trilogia": statue di Mindszenty quasi identiche, realizzate rispettivamente in pietra calcarea e marmo, opera dell'artista Rieger, sono già state erette nella Basilica di Mariamete a Budapest e a Fatima, in Portogallo.

József Mindszenty (1892-1975) fu una delle figure centrali della Chiesa cattolica nell'Europa centrale durante il periodo comunista. Inizialmente vescovo di Veszprem dal 1944 e poco dopo arcivescovo di Esztergom e cardinale, Mindszenty fu arrestato dal partito fascista delle Croci Frecciate nel 1944. Fu rilasciato nel 1945, ma fu nuovamente incarcerato nel 1948, questa volta dai comunisti, e condannato all'ergastolo in un processo farsa.

Nel 1956, il cardinale fu inizialmente liberato durante la rivolta ungherese. Dopo che la rivoluzione fu repressa dalle truppe sovietiche, trovò rifugio nell'ambasciata statunitense a Budapest, dove rimase per 15 anni. Dopo che il Vaticano ne ottenne la partenza con l'aiuto di diverse missioni diplomatiche dell'allora arcivescovo di Vienna, il cardinale Franz König (1905-2004), Mindszenty visse a Vienna dal 1971 in poi.

Per normalizzare ulteriormente le relazioni con l'Ungheria governata dai comunisti, il Papa chiese al cardinale di dimettersi dall'incarico di arcivescovo di Esztergom. Mindszenty rifiutò. Ciononostante, la sede fu dichiarata vacante il 18 dicembre 1973. L'arcivescovo deposto chiese successivamente che questa decisione venisse annullata. Tuttavia, fu rimosso dall'incarico per motivi pastorali il 5 febbraio 1974. Mindszenty morì il 6 maggio 1975, all'età di 83 anni, nell'Ospedale dei Fratelli della Misericordia a Vienna.

Il cardinale fu inizialmente sepolto nella Basilica Stiriana di Mariazell. Nel suo testamento, tuttavia, Mindszenty stabilì che il suo corpo fosse trasferito a Esztergom, ma solo dopo la caduta del comunismo. Il trasferimento avvenne finalmente dopo la caduta del comunismo e il ritiro delle forze di occupazione sovietiche dall'Ungheria, dal 2 al 4 maggio 1991.