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Il Papa alla Società delle Missioni Africane. L’impegno della conversione e il calore della misericordia

Papa Leone XIV ha ricevuto in Udienza questa mattina i Capitoli Generali della Società delle Missioni Africane e del Terz'Ordine di San Francesco e i Formatori dei Servi del Paraclito.

Papa Leone XIV |  | Vatican Media /ACI Group Papa Leone XIV | | Vatican Media /ACI Group

Papa Leone XIV ha ricevuto in Udienza questa mattina i Capitoli Generali della Società delle Missioni Africane e del Terz'Ordine di San Francesco e i Formatori dei Servi del Paraclito.

“Molti di voi vengono a questo incontro nel contesto del Capitolo Generale, in un momento importante per la vostra vita e per quella di tutta la Chiesa – dice subito Papa Leone XIV ai presenti - Voi qui rappresentate tre realtà carismatiche nate in momenti diversi della storia della Chiesa, in risposta ad esigenze contingenti di varia natura, ma unite e complementari nella bellezza armonica del Corpo mistico di Cristo”.

Il Terzo Ordine Regolare di San Francesco è la fondazione più antica. “I temi che affrontate nel 113° Capitolo Generale – vita comune, formazione, vocazioni – riguardano un po’ tutta la grande Famiglia di Dio”, aggiunge Papa Leone XIV.

Di datazione più recente è la Società delle Missioni Africane, fondata nel 1856. “La storia del vostro Istituto, cari fratelli, ben testimonia questa verità: la fedeltà alla missione, infatti, facendovi superare nel tempo mille difficoltà interne ed esterne alle vostre comunità, vi ha permesso di crescere, traendo anzi dalle avversità occasione e ispirazione per partire verso nuovi orizzonti apostolici in Africa e in altre parti del mondo”, sottolinea Papa Leone XIV.

E veniamo all’Istituto di fondazione più recente: i Servi del Paraclito. Il Pontefice ricorda che nel 1942 ha avuto inizio una cura per i sacerdoti in difficoltà, “Pro Christo sacerdote”, come dice il motto. “Da allora svolgete, in varie parti del mondo – dice il Papa - il vostro ministero di prossimità umile, paziente, delicata e discreta nei confronti di persone ferite nel profondo, proponendo loro cammini terapeutici che ad una semplice e intensa vita spirituale, personale e comunitaria, affiancano un’assistenza professionale altamente qualificata, differenziata a seconda dei bisogni”.

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“Carissimi, grazie per la vostra presenza, che oggi in questa sala ci mostra la Chiesa in tre dimensioni luminose della sua bellezza: l’impegno della conversione, l’entusiasmo della missione e il calore della misericordia”, conclude il Pontefice con questo augurio e ringraziamento.