E' il custode del Sacrario Apostolico, in servizio nella Sagrestia Pontificia, agostiniano il "Marchigiano dell’anno” 2024 dal Centro studi Marche "G. Giunchi" (CeSMa).

Padre Bruno Silvestrini ha ricevuto il riconoscimento dalla associazione che promuove e organizza attività culturali convegni e seminari e realizza progetti solidali - nell’ambito della XXXIX edizione del “Picus del Ver Sacrum”. La cerimonia, patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Consiglio Regionale delle Marche, si è svolta a Roma nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, presso il Senato della Repubblica italiana.

 

La distinzione onorifica è stata conferita al religioso agostiniano originario di Porto Recanati per aver portato “il nome delle Marche nei luoghi più significativi della cristianità” e per “la sua opera, profondamente radicata nella terra d’origine e al tempo stesso proiettata verso l’universalità della Chiesa” che “esprime una peculiare sintesi tra competenza teologica, servizio ecclesiale e sensibilità umana”. Padre Bruno Silvestrini nel suo Curriculum ha la specializzazione in liturgia e un legame speciale con Tolentino e San Nicola primo santo agostiniano, missione in Perù e dal 2006 priore della comunità agostiniana della parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, diviene anche parroco di quest’ultima e ricopre il ruolo di padre spirituale degli operai e del personale della Città del Vaticano, incarico che svolge tuttora. Nel 2019 è nominato priore della Comunità della Sacrestia Pontificia, con funzioni nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, e nel 2020 custode effettivo del Sacrario Apostolico, incarico confermato dall’attuale Maestro delle Celebrazioni Pontificie monsignor Diego Ravelli, arcivescovo titolare di Recanati. A maggio di quest’anno prende padre Bruno parte al conclave come addetto alle celebrazioni del collegio cardinalizio.