Advertisement

Il Signore cerca cuori disponibili. Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Il commento al Vangelo domenicale di S. E. Mons. Francesco Cavina

I Santi Pietro e Paolo |  | pd I Santi Pietro e Paolo | | pd

Oggi la Chiesa celebra due figure fondamentali della sua storia. Due colonne: Pietro e Paolo. Due discepoli di Gesù molto diversi tra loro per origine, carattere e percorso di vita, eppure uniti da una stessa passione: l’amore per Cristo e per la Sua Chiesa. Pietro, semplice pescatore di Galilea, uomo schietto, a volte impulsivo, viene scelto da Gesù per una missione immensa: guidare la comunità dei cristiani e custodirla nell’unità della professione dell’unica fede. Paolo, invece, parte da un’altra storia: è un ebreo colto e rigoroso, inizialmente molto ostile ai cristiani. Ma Cristo lo conquista sulla via di Damasco e ne fa un missionario instancabile e pieno di zelo: pronto a sfidare mari, catene,  persecuzioni e perfino la vita pur di annunciare il nome di Gesù fino ai confini del mondo allora conosciuto. Due cammini diversi, dunque, ma con un’unica direzione: seguire Cristo con fede incrollabile.

Nel Vangelo di Matteo, Gesù pone ai suoi discepoli una domanda che attraversa i secoli e giunge fino a noi, perchè sulla sua risposta si gioca il destino della vita: «Voi, chi dite che io sia?» È Pietro a rispondere, diventando voce di tutti coloro che credono: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Non risponde per bravura personale, ma per ispirazione divina. E Gesù, nonostante conosca le sue fragilità, le sue paure, persino il suo rinnegamento, gli affida la Chiesa, non perché sia perfetto, ma perché ha un cuore capace di lasciarsi rialzare e di amare fino in fondo.

San Paolo, nella seconda lettera a Timoteo, ci consegna il suo testamento spirituale. Giunto, ormai, al termine della vita, l’Apostolo contempla con lucidità e gratitudine la sua vita donata tutta a Cristo. «Ho combattuto - egli dice - la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.» Parole forti, nate non dall’orgoglio, ma da un cuore che con semplicità e verità ricorda le lotte vissute e  una fedeltà che non è venuta meno. Non per forza propria, ma perché in mezzo alle prove ha sperimentato il conforto di una Presenza che non abbandona: «il Signore mi è stato vicino» ed è stato, inoltre, sostenuto dalla certezza che Cristo lo avrebbe  portato in salvo nei cieli, nel suo regno.

Pietro e Paolo, insieme, raccontano l’identità profonda della Chiesa: una comunità che sta salda nella verità e nello stesso tempo si sente mandata in missione. Anche oggi, la Chiesa ha bisogno di entrambi perchè senza Pietro, la Chiesa rischia di perdere l’orientamento. Senza Paolo, rischia di chiudersi, di dimenticare che il Vangelo è per tutti.

Ma oggi non celebriamo due supereroi. Celebriamo due peccatori redenti, due uomini segnati da fragilità, ma trasformati dall’amore di Cristo. E proprio per questo, in loro brilla la potenza della grazia, che trasforma la vita e trasfigura la storia. Il loro esempio ci provoca: non siamo chiamati a essere spettatori, ma a diventare pietre vive della Chiesa, testimoni autentici di un Vangelo che ancora oggi ha il potere di cambiare i cuori  e di rendere più umano il mondo. Il Signore non cerca dei perfetti, ma cuori disponibili. Chiediamo, allora, per l’intercessione dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, di essere una Chiesa salda nella fede, ma ardente nella missione; unita nel confessare che Cristo è l’unico Salvatore, ma pronta ad uscire per testimoniare la bellezza di essere cristiani.

Advertisement

E infine, fratelli e sorelle, volgiamo il nostro pensiero al successore di Pietro, il Papa Leone XIV. Anche Lui, come Pietro, è chiamato a confermarci nella fede. Anche lui, come Paolo, è chiamato a portare la luce del Vangelo in un mondo segnato da inquietudini e bisognoso di luce, verità e speranza. Preghiamo per lui con cuore di figli. Preghiamo perchè lo Spirito lo sostenga, gli dia forza quando è stanco, sapienza quando decide, consolazione quando è solo, e la gioia vera di chi serve Cristo, unico Maestro e Signore, con cuore fedele.

White Logo