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Pier Giorgio Frassati, il giovane per i giovani

In attesa della canonizzazione del prossimo 7 settembre, oggi la sua memoria liturgica come "beato"

Pier Giorgio Frassati | Pier Giorgio Frassati | Credit Azione Cattolica Italiana Pier Giorgio Frassati | Pier Giorgio Frassati | Credit Azione Cattolica Italiana

Manca poco alla fatidica data: 7 settembre 2025 . Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati diventeranno santi. 

Due giovani vite al servizio di Dio e dei bisognosi. In attesa di questi dati, intanto, oggi viene celebrata la memoria liturgica del beato Frassati. E, allora, ripercorriamo le tappe più importanti della sua biografia: una biografia raccontata, tra l'altro, in un recente docufilm diretto da Daniela Gurrieri e prodotto da Cristiana Video in collaborazione con EWTN, che recentemente ha ricevuto il Premio MOIGE per la categoria Fiction nell'ambito della XVIII edizione della guida Un anno di Zapping e di Streaming 2024-2025 , dedicata ai contenuti televisivi e digitali family-friendly.

 

Pier Giorgio Frassati nasce a Torino il 6 aprile. E' sabato santo. Famiglia agiata quella di Pier Giorgio: il padre Alfredo è il fondatore del quotidiano “La Stampa” di Torino. Dopo un anno dalla nascita di Pier Giorgio, nascerà la sorellina Luciana, sua inseparabile compagna di giochi. Dalla madre ricerve, Pier Giorgio, la prima educazione cattolica. La sua formazione scolastica presso la scuola pubblica “Massimo d'Azeglio” e poi, l'“Istituto Sociale” dei Gesuiti. 

E' fondamentale nella sua vita questo incontro con i padri Gesuiti: sarà la spimta per far parte delle Conferenze di San Vincenzo. Già da ragazzo, Pier Giorgio dimostra vicinanza ai più poveri. Proprio come membro della Conferenza di San Vincenzo visita le famiglie più indigenti: offrirà a loro preghiera e conforto, beni materiali. La Parola di Dio diviene il suo faro. Nel 1918, l'iscrizione alla facoltà di Ingegneria meccanica (con specializzazione mineraria) per potersi dedicare a Cristo tra i minatori. Nel 1919 entra nella FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) per poi entrare anche nell'Azione Cattolica. Nel 1920 entra nel Partito Popolare Italiano.

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Nel settembre 1921 è a Roma, durante una grande manifestazione della Gioventù Cattolica. E' di questa permanenza il famoso episodio della difesa della bandiera del suo circolo dall'assalto delle Guardie Regie. Di quegli anni, le letture degli scritti di santa Caterina da Siena che lo spingeranno ad entrare nel Terz'Ordine Domenicano con il nome di frate Girolamo nel 1922.

Il giovane Pier Giorgio aveva pensato anche di essere chiamato al servizio sacerdotale, ma - alla fine - rimarrà nel suo stato laicale: la sua missione rimane fra i poveri (che aiuta in maniera costante) ma come laico. 

Fra i suoi interessi, lo sport, la montagna (si iscrive al Club Alpino Italiano e all'associazione Giovane Montagna). Ama il teatro, l'opera, i musei: una vita colma di interessi, in sintesi. Quasi giunto al traguardo della laurea, muore per una poliomielite fulminante.

Muore a Torino sabato 4 luglio 1925.

 

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