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"Segni di speranza dai luoghi del sisma". Spoleto, dove arte e fede s'incontrano

La mostra espone opere restaurate dopo il terremoto del 2016. Visitabile fino al 21 settembre

Le opere in mostra | Le opere in mostra | Credit Arcidiocesi di Spoleto-Norcia Le opere in mostra | Le opere in mostra | Credit Arcidiocesi di Spoleto-Norcia

Estate d'arte e di fede a Spoleto, nel segno del Giubileo della Speranza. Presso il Museo Diocesano e la Basilica di Sant'Eufemia, è in corso la mostra "Segni di speranza dai luoghi del sisma". La mostra, che celebra la rinascita dell'arte e dell'identità umbra, espone opere restaurate dopo il terremoto del 2016, in particolare quelle provenienti da Norcia, Preci ei loro territori. 

 

La mostra, aperta lo scorso 18 giugno, sarà visitabile fino al 21 settembre, tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30). Oltre al Museo Diocesano e alla Basilica di Sant'Eufemia, le opere sono esposte anche nel Salone d'Onore della Rocca Albornoz. Le opere esposte sono state recuperate dalle macerie e restaurate, e molte di esse torneranno presto nei loro luoghi d'origine. 

 

Tra le opere più significative esposte, il Crocifisso attribuito a Benedetto da Maiano , il tabernacolo contenente il bassorilievo della Madonna Bianca, il Sant'Antonio Abate da Frascaro di Norcia, la Madonna col Bambino di Onde di Serravalle (Norcia), il Crocifisso e la Madonna Bianca da Ancarano di Norcia, e la Madonna adorante di Castelluccio. La mostra è promossa dall'Archidiocesi di Spoleto-Norcia e dalla Direzione regionale Musei nazionali Umbri a, con la collaborazione della Soprintendenza Belle Arti Architettura e Paesaggio dell'Umbria e il sostegno di EN. 

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Monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha commentato: "Nelle tre sedi della mostra sono presentate opere selezionate perché possa essere valorizzato il lavoro di recupero e restauro a cui sono state sottoposte e, ancor di più, far comprendere al visitatori le ragioni profonde per le quali furono volute e creare dalle comunità di quello straordinario territorio che è la Valnerina. Sebbene per la maggior parte siano ancora in attesa di tornare nei luoghi originari, conservano evidenti quei valori identitari che nel tempo le comunità locali hanno loro riconosciuto”. 

Per maggiori informazioni: https://www.spoletonorcia.it/inaugurata-la-mostra-segni-di-speranza-dai-luoghi-del-sisma-tutte-le-info/

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