Città del Vaticano , lunedì, 4. agosto, 2025 10:00 (ACI Stampa).
"Questo prossimo convegno circa «l’evangelizzazione e la promozione umana», del quale si sta tanto parlando in questi giorni, può acquistare importanza orientatrice per la vita cattolica a seconda delle intenzioni buone, o ambigue da cui deriva ed a cui tende. Occorre rendersi conto in partenza della mentalità da cui muove e della mentalità che intende servire. Esso è un cammino ideale: col viso rivolto verso il sole? Ovvero con le spalle che il sole convertirà in ombre inquietanti sul sentiero da percorrere? Perciò, ancora una volta, noi, senza entrare ora nei temi che il convegno intende proporre, ci esaminiamo sulla mentalità che tale avvenimento può risvegliare e formare, e ci chiediamo, per usare una frase corrente, «quale nuova maniera esso ci proporrà per essere cristiani» nella vita sociale specialmente".
E' il 20 ottobre 1976. All' udienza generale Papa Paolo VI affronta il tema dei temi: Il primo Convegno nazionale della Chiesa italiana che si apre a Roma proprio quel giorno.
L'intento secondo quanto scrivono i vescovi italiani è di “imprimere una spinta vigorosa all’azione apostolica e missionaria della Chiesa in Italia”. Sono passati solo dieci anni dalla conclusione del Concilio e serve anche un rinnovamento della vita delle comunità.
“Evangelizzazione e promozione umana” è il tema dei lavori, che si aprono con tre relazioni generali, seguite da quattro comunicazioni, da una tavola rotonda sulla mediazione culturale e dalle sedute delle dieci commissioni in cui si suddividono i 2500 partecipanti. Il Convegno è presieduto dal card. Antonio Poma, presidente della Cei, affiancato da mons. Luigi Maverna, da padre Bartolomeo Sorge e da Giuseppe Lazzati. Gli interventi fondamentali sono affidati a mons. Giovanni Nervo, Paola Gaiotti, Achille Ardigò, Giuseppe De Rita e mons. Filippo Franceschi.
Il Papa nella udienza della mattina offre una riflessione "romana" nel senso di "cattolica".




