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Papa Leone XIV: "Diventiamo cristiani autentici"

All'udienza con i Neofiti e Catecumeni francesi. E sottolinea l'importanza del Sacramento del Battesimo

L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media

Grande attesa per l’udienza di stamane di papa Leone XIV con i Neofiti e Catecumeni francesi. La Francia aveva vissuto un grande boom di catecumeni, nuovi battezzati in Cristo, proprio durante la veglia di Pasqua di quest’anno. Un nuovo vento spira in una delle nazioni più secolarizzate. E stamane papa Leone XIV ha accolto i catecumeni nell'aula della Benedizione, con grande entusiasmo dicendo loro in francese: “Che gioia vedere giovani che si impegnano nella fede e vogliono dare un senso alla loro vita, lasciandosi guidare da Cristo e dal suo Vangelo!”. Si sofferma sull’importanza del Sacramento del Battesimo che  “ci rende membri a pieno titolo della grande famiglia di Dio. L'iniziativa viene sempre da Lui e noi rispondiamo vivendo l'esperienza del suo amore che ci salva”.

 

Sottolinea, poi, che nel cammino come catecumeni e neo-battezzati, ognuno loro ha vissuto “un incontro personale con il Signore nella comunità che lo accoglie. Ci riconosciamo personalmente figlie e figli di Dio attraverso il nostro battesimo «nel nome del Padre», che ci offre l'adozione, «del Figlio», che ci fa entrare nella sua vita e nella sua relazione con il Padre, «e dello Spirito Santo», fonte di ogni dono”, così il papa citando san Paolo.  

 

Tema portante del suo discorso non può che essere proprio il Battesimo che - continua il pontefice - “introduce alla comunione con Cristo e dona la vita. Ci impegna a rinunciare a una cultura della morte molto presente nella nostra società. Questa cultura della morte si manifesta oggi con l'indifferenza, il disprezzo degli altri, la droga, la ricerca di una vita facile, una sessualità che diventa divertimento e oggettivazione della persona umana, l'ingiustizia”. 

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Perché così importante il Battesimo? A rispondere alla domanda ci pensa papa Leone XIV che sottolinea la presenza di “un segno molto forte, quando riceviamo la candela accesa dal cero pasquale” nel rito del Battesimo. Questa candela è simbolo della  “luce di Cristo morto e risorto che ci impegniamo a mantenere accesa alimentandola con l'ascolto della Parola di Dio e la comunione assidua con Gesù Eucaristia”. Cita, poi, sant'Ambrogio che “non si stancava mai di ripetere: «Omnia Christus est nobis!; Cristo è tutto per noi!», un invito ad essere autentici testimoni del Signore. Diceva ancora, con parole piene d'amore per Gesù: «Omnia Christus est nobis! Se vuoi guarire una ferita, lui è il medico; se la febbre ti brucia, lui è la fonte; se sei oppresso dall'iniquità, lui è la giustizia”. 

 

Infine, un’esortazione: “La Chiesa ha bisogno della vostra bella testimonianza di fede per crescere ancora di più ed essere vicina a ogni persona bisognosa. Il catecumenato è un cammino di fede che non si conclude con il battesimo, ma continua per tutta la vita, con momenti di gioia e momenti difficili. Come ci ricorda sant'Agostino, «Se Cristo non fosse diventato il principio della nostra speranza, non ci guiderebbe. Capo, ci guida; via, ci fa camminare in lui; patria, ci conduce a lui stesso»”. 

 

In questo cammino, allora, è importante condividere la propria esperienza di fede “con gli altri, testimoniando l'amore di Cristo e diventando discepoli missionari”, così il pontefice che ricorda che non bisogna limitarsi “alla sola conoscenza teorica”, ma è necessario vivere la “fede in modo concreto, sperimentando l'amore di Dio” nella vita quotidiana. E aggiunge: “Il cammino di fede può essere lungo e talvolta difficile, ma non scoraggiatevi, perché Dio è sempre presente per sostenervi”. 

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E conclude con un’esortazione: “Vi incoraggio a rimanere connessi al Signore Gesù. Non nasciamo cristiani, lo diventiamo quando siamo toccati dalla grazia di Dio. Tuttavia, questo “tocco” si esprime attraverso la nostra scelta dovutamente ponderata e il nostro percorso personale. Senza questi requisiti fondamentali, porteremo l'etichetta di cristiani, ma saremo cristiani di convenienza, di abitudine o di comodità”. Il papa sottolinea che è necessario divenire, invece, “cristiani autentici”: e questo avviene  “quando ci lasciamo toccare personalmente nella nostra vita quotidiana dalla parola e dalla testimonianza di Gesù”. 

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