E dopo aver “incontrato” alcune figure di santità dell’ordine di sant’Agostino, AciStampa vi invita a seguire un viaggio tra le maggiori (e minori) opere del vescovo santo d’Ippona. Un viaggio, veloce, tra le pagine immortali che hanno fatto la storia della filosofia e della teologia. Della Chiesa. E’ un percorso che vuole affrontare alcuni titoli della vastissima opera di sant’Agostino. Una sorta di ”ouverture” al suo pensiero che non conosce tempo e luogo: un pensiero universale al quale più volte papa Leone XIV sta attingendo per le sue omelie e discorsi. 

Composto intorno al 390 d.C., il “De Musica” di Agostino d’Ippona, può essere collocato nel contesto della transizione della storia della musica dalla tradizione greca al medioevo latino. Nelle sue pagine confluiscono diversi argomenti: dalla teoria geometrico-matematica del suono fondata sui rapporti di proporzione tra le corde a una forte tensione verso l’etica, ma non solo. In queste pagine si hanno anche accenni importanti alla cosmologia e alla metafisica. Sant’Agostino in questo trattato musicale (che può considerarsi giustamente filosofico) troviamo, inoltre, alcuni riferimenti al mondo greco e romano anche per quanto concerne la prassi musicale.  

 

Opera dialogica, il “De musica”, si compone di sei libri: è la “trascrizione” di un dialogo tra maestro e discepolo. I temi che Agostino affronta sono molteplici: fra questi, il ritmo della musica. Ma troviamo anche molte pagine che ci descrivono il cosiddetto "ben modulare" che tende a collegare le unità musicali in base ad un “modus”, una misura ritmica che possa esprimersi in rapporti matematici di natura scientifica. E di questa particolare divisione della musica ne parla in maniera approfondita il terzo libro che affronta - fra i vari temi -  la differenza tra il concetto di “rhythmus” e quello di “mensura”. Agostino arriva anche addirittura a offrire un elenco dei metri possibili: li divide per categorie e per regole. Di particolare interesse, il VI libro: in questo, Agostino scrive in merito ai ritmi dell'anima e le loro profonde connessioni con le sensazioni e il piacere estetico.