Continua l’impegno della Chiesa italiana in Terra Santa. Un comunicato stampa ufficiale della CEI arrivato oggi sottolinea la vicinanza della Chiesa in Italia verso quei luoghi ormai stremati da conflitti e violenze.

Il Servizio nazionale per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli ha finanziato 143 progetti per quasi 43 milioni di euro. Nei mesi scorsi, per l’emergenza a causa della chiusura degli altri ospedali e il grande afflusso dei profughi, è stato necessario finanziare l’ospedale nel Karak, gestito dalle Missionarie Comboniane al confine con la Cisgiordania, e in questi giorni sono stati messi a disposizione ulteriori 300mila euro.

Inoltre, sempre la stessa nota fa sapere che, attraverso Caritas Italiana, sono stati sostenuti progetti di Caritas Gerusalemme e di altri partner della società civile palestinese e israeliana. Negli ultimi due anni sono stati destinati 1.645.000 euro per far fronte all’emergenza umanitaria, offrire cure mediche e supporto psicosociale alle famiglie di Gaza, di Gerusalemme Est e della Cisgiordania, avviare percorsi di riabilitazione socioeconomica, tessere un dialogo tra israeliani e palestinesi, non perdendo mai la speranza di una pace duratura.

“Siamo prossimi alla comunità della Terra Santa con la preghiera e con l’aiuto concreto: il loro dolore è il nostro dolore, le loro lacrime sono le nostre. Non ci abituiamo al grido che giorno e notte sale a Dio, ma anche alle nostre orecchie. Esserci fa la differenza e promuove davvero la pace, una pace di cui la Terra Santa e il mondo intero hanno bisogno”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.