"Proprio mentre l’umanità si stava lentamente risollevand dalle conseguenze della pandemia, abbiamo assistito poche settimane orsono agli sconvolgimenti provocati dal terribile terremoto. Esso è stato percepito anche a Gerusalemme, ma ha provocato danni e seminato un numero altissimo di morti in Siria e nel sud della Turchia, terre visitate dalla predicazione apostolica e luoghi in cui è fiorito il cristianesimo delle origini con insigni tradizioni monastiche ed eremitiche, o scuole teologiche che hanno contribuito allo sviluppo della comprensione del mistero di Cristo di cui noi tutti siamo debitori, anche se spesso non le conosciamo, a causa delle persecuzioni che le estinsero", è questo il cuore dell'Appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa pubblicato oggi sul Bollettino della Santa Sede.
Era stato un viaggio speciale quello di Benedetto XVI in Giordania e Israele, in Terra Santa nel maggio del 2009.
Un ingresso solenne quello del cardinale Fernando Filoni, come Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro, pellegrino in Terra Santa, con il Luogotenente Generale, Prof. Agostino Borromeo, dal Governatore Generale, Ambasciatore Leonardo Visconti di Modrone.
Il Patriarca greco ortodosso, il Custode di Terra Santa e il Patriarca Armeno possano che sollevano la prima pietra del pavimento del Santo Sepolcro e benedicono l’avvio ai lavori.
Grazie alla diminuizione dei contagi torna la voglia di viaggiare. Anche nella Diocesi di Roma. L’Opera Romana Pellegrinaggi sta già organizzando i primi gruppi per la Terra Santa, dopo uno stop di diversi mesi; i primi partiranno a marzo, mentre altri sono già prenotati per il periodo di Pasqua. E anche per i sacerdoti romani la Diocesi di Roma fa sapere che sono in programma due pellegrinaggi, uno dal 19 al 22 aprile a Santiago di Compostela e l’altro, dal 17 al 21 maggio, in Polonia, sulle orme di san Giovanni Paolo II.
Il Papa accoglie nel Palazzo Apostolico Vaticano la Delegazione della Custodia di Terra Santa nel Centenario della rivista “La Terra Santa”. Il Papa ringrazia la redazione della rivista nelle diverse edizioni linguistiche e per le Edizioni Terra Santa; come pure coloro che si occupano dei siti web e dei social media e a tutti i collaboratori del Christian Media Center.
Il nostro piccolo pellegrinaggio nei luoghi della Natività di Gesù si conclude oggi in una cappellina con un nome suggestivo: la grotta del latte.
Oggi è un villaggio arabo che si chiama Beit Sahour. Non è lontano da Betlemme e di artistico non ha nulla. Nemmeno la chiesetta che ricorda una tenda beduina custruita negli anni ’50 del secolo scorso dai francescani, davvero bruttina.
Qualche settimana fa la notizia di un ritrovamento archeologico nel mare di Israele, al largo della costa del Monte Carmelo, ha fatto il giro del mondo. Shlomi Katzin facendo immersioni ha trovato diversi antichi manufatti sul fondo del mare, apparentemente scoperti dalle onde e dalle correnti sotterranee che avevano spostato la sabbia. Il più significativo è una spada con una lama lunga un metro e un'elsa lunga 30 cm.
Si terranno nelle prossime settimane due pellegrinaggi della diocesi di Roma, con l’organizzazione tecnica dell’Opera Romana Pellegrinaggi. Il primo avrà come meta Lourdes, ed è in programma dal 30 settembre al 3 ottobre; a guidarlo, sarà il vescovo delegato per la pastorale sanitaria monsignor Paolo Ricciardi. Il secondo porterà invece i fedeli romani in Terra Santa, con il vescovo delegato per la Carità monsignor Benoni Ambarus, e si svolgerà dall’8 al 15 novembre.
Più che una mostra un viaggio in Medio Oriente, nel Medio Oriente che è "La terra amata da Gesù”. Siria, Libano, Iraq ospitano fino a tutto il mese di settembre una mostra illustrativa temporanea sulla storia e il lavoro della Custodia di Terra Santa, con un focus sui santuari. Un modo per i Cristiani locali di scoprire i luoghi Santi attraverso le numerose fotografie dell’archivio della Custodia di Terra Santa.
E’ il Cardinale Enrico Feroci a guidare – dopo 16 mesi di stop – il pellegrinaggio dell’ORP in Terra Santa al via da oggi fino al 9 luglio.
"La Chiesa che è in Italia si unisce alla veglia di preghiera che si terrà a Gerusalemme sabato 22 maggio alle ore 17. Questa iniziativa, alla vigilia della solennità di Pentecoste, è stata organizzata dall’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, con la collaborazione dell’Unione delle religiose e del Comitato episcopale dei religiosi".
“È importante – ha detto Monsignor Pizzaballa a EWTN News - che tutta la Chiesa si unisca alla Chiesa madre di Gerusalemme nella preghiera di intercessione per la pace e la giustizia in Terra Santa. Ogni cristiano in ogni parte del mondo è nato spiritualmente qui, perché la nostra fede è radicata qui, in questa Terra. Per questo motivo, la sofferenza in Terra Santa è dolorosa in tutta la Chiesa. Tutti insieme, dunque, come un unico corpo, dovremmo impegnarci ad elevare la nostra preghiera al Signore, nostro Padre, per tutti i Suoi figli di Terra Santa”.
“Seguo con grandissima preoccupazione quello che sta avvenendo in Terra Santa. In questo giorni violenti scontri armati tra la striscia di Gaza e Israele hanno preso il sopravvento e rischiano di degenerare in una spirale di morte e distruzione”.
L’Anno dedicato a San Giuseppe vede delle celebrazioni speciali in Terra Santa. L’Ordine dei Frati Minori vanta fin dai primi secoli una lunga tradizione di affetto e devozione verso l’umile falegname di Nazareth.
Cento anni possono sembrare pochi nella storia millenaria della Terra Santa, ma per la rivista che porta questo nome sono invece molti e sono segno di una vita che cambia velocemente.
Una chiesa bizantina e un bagno rituale ebraico dell’epoca di Gesù. Due eccezionali scoperte archeologiche a Gerusalemme grazie alla collaborazione tra l’ Autorità israeliana per le antichità e lo Studium Biblicum Franciscanum.
“Che significa oggi per la Chiesa di Gerusalemme incontrare e testimoniare il Risorto? Che significa essere Chiesa a Gerusalemme? E che interpretazione ne do io, chiamato ad esserne pastore?” Con queste domande Pierbattista Pizzaballa ha iniziato la sua prima omelia come Patriarca latino di Gerusalemme nella Basilica del Santo Sepolcro.
L’impegno della Chiesa cattolica in tempo di pandemia è ampio e anche la comunità cattolica di Terra Santa grazie anche ai frati della Custodia è stata in prima linea.