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La Basilicata racconta la sua storia cristiana

Fino al 24 settembre al Palazzo della Cancelleria a Roma è di scena Basilicata Sacra, un altro cielo

Alcune immagini della mostra |  | Acistampa
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Come un aperitivo per stuzzicare l'appetito. In questo caso per far venire voglia di visitare la Basilicata cristiana, le sue radici e il suo futuro.

Da oggi al Palazzo della Cancelleria a Roma si può avere un "assaggio" di un terra che ha tanta storia da raccontare. Nella piccola e curatissima mostra si vede l'antico e il contemporaneo e si possono, grazie alla multimedialità, ripercorre i cammini che riportano alle origini del cristianesimo in questa terra come ai grandi eventi storici come i Concilii di Melfi.

Per chi vuole davvero visitare la Basilicata molto si trova sul sito Basilicata Sacra, ma per chi intano vuole immergersi nelle atmosfere delle feste, della pietà popolare, delle tradizioni, la mostra che fino al 24 settembre sarà allestita alla Cancelleria è un ottima preparazione per un viaggio.

 

Questa mattina nella inaugurazione di “Basilicata Sacra. Un altro cielo” si è parlato di "somma di particolarità", per descrive una regione che tocca due mari e custodisce nel suo cuore città come Matera. Per la Basilicata  ci sono oggetti simbolo in mostra : dallo “strazzo del carro” della Madonna della Bruna, a Matera, a Santi scultori di Croci miracolose, a Potenza, a Missionari nel mondo, patroni dei “lucani altrove”, per la diocesi di Melfi. Oggetti di un Beato mistico rappresentano la diocesi Tursi-Lagonegro e un rito arboreo quella di Tricarico mentre il mantello del Santo protettore ci racconta dell’antichissima arcidiocesi di Acerenza.

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In Basilicata non vi è lo straniero. Da secoli il mondo qui si è incontrato. I greci ed i loro templi, gli arabi e le Rabatane, le catacombe ebraiche e le terme cristiane: tutto convive, tutto si contamina e si alimenta, cresce, forma, si reinventa.

Suggestiva la sala della Via Crucis, arte contemporanea a dimostrare la attenzione alla cultura religiosa sempre attuale.

E poi la pietà popolare, il rito, l’antropologia, racconta di come da noi viva ancora la miscelazione tra la dottrina ed il culto del popolo.

E infine prendetevi un po' di tempo per il video dell'ultima sala, immersiva, affidata ad un video artist che spiega la curatrice Merisabell Calitri " da noi, con noi, ha segnato in un lavoro multisensoriale i luoghi dello spirito, gli oggetti di culto, la nostra gente, le loro mani, le rughe, gli occhi. Ha filmato e riproposto la natura meravigliosa di cui siamo circondati, inseguito le nostre processioni, tracciato con noi i sentieri nei boschi e sui monti, alle pendici dei santuari, sotto le statue dei Santi". “Ogni passaggio, ogni oggetto, ogni oggetto artistico, ma anche semplicemente devozionale che è presente in questa mostra racconta quella Basilicata dell'altrove, il non visto, il non convenzionale ciò che valica e varca con profondità i limiti del superfluo, valica le frontiere del convenzionale” sottolinea la curatrice Calitri.

“Basilicata sacra: un altro cielo” rientra nel Protocollo d’Intesa tra l’Agenzia di Promozione Territoriale e la Conferenza Episcopale della Basilicata al fine di valorizzare il patrimonio storico, culturale religioso ed artistico del territorio regionale da cui è scaturito il progetto di valorizzazione dei luoghi dello spirito, una selezione di 91 luoghi lucani.

 

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