Tallinn , martedì, 9. settembre, 2025 12:30 (ACI Stampa).
Per la prima volta, una beatificazione è stata celebrata in Estonia. Antica Terra Mariana, poi colpita dalla riforma protestante, l’Estonia è un piccolo gregge cattolico che è rimasto la più antica amministrazione apostolica del mondo, divenendo diocesi solo dopo cento anni. Negli Anni Venti del scorso, il gesuita Eduard Profittlich, tedesco, fu mandato a Tallinn come amministratore apostolico. E lì, nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, fu visto l’ultima volta prima di essere deportato e morire in un campo sovietico. Dal 6 settembre, Profittlich è stato proclamato beato, in una celebrazione presieduta dal Cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo emerito di Vienna.
Profittlich è il primo beato di Estonia, e la sua causa di beatificazione, che ha riconosciuto il martirio, è andata avanti per diversi anni. Non solo si è trattato della prima cerimonia di beatificazione della storia dell’Estonia, ma anche una delle prime beatificazioni che si sono svolte nell’Europa settentrionale dopo la Riforma.
Nella sua omelia, il Cardinale Schönborn ha spiegato che il vescovo Profittlich era uno delle oltre 23 mila persone morte nei campi di prigionia sovietici in Siberia, i cosiddetti “santi sconosciuti”, come fu appunto Profittlich. Questi, nel 1940, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, decise di rimanere con il suo gregge, consapevole che questa scelta lo avrebbe probabilmente portato alla morte.
Profittlich disse infatti alla sua famiglia che “è giusto che il pastore rimanga con il suo gregge e condivida con esso gioia e dolore”. Il cardinale Schönborn, ricordando queste parole, ha ricordato che “con questa gioia di Cristo, l’arcivescovo ha potuto toccare, confortare e rafforzare i suoi fedeli e probabilmente anche molte altre persone”.
Nei giorni precedenti alla beatificazione erano stati letti i nomi delle 23 mila vittime delle deportazioni sovietiche. Il legato pontificio ha rimarcato che “l’atto di beatificazione di oggi non può ignorare ciò che accadde in Europa e nel mondo in quel periodo. Fu un’inimmaginabile liberazione del potere dell’inferno: Hitler in Germania, Stalin in Unione Sovietica”.




