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Il primo beato di Estonia e la Santa Maria Goretti di Ungheria saranno beatificati il 6 settembre

Le due beatificazioni, rinviate a causa della morte di Papa Francesco, sono state ridefinite

Profitlich, Bódi | I ritratti di Eduard Profittlich e Maria Magolna Bódi, che saranno beatificati il prossimo 6 settembre 2025 | PD Profitlich, Bódi | I ritratti di Eduard Profittlich e Maria Magolna Bódi, che saranno beatificati il prossimo 6 settembre 2025 | PD

La “Santa Maria Goretti” di Ungheria doveva essere beatificata il 26 aprile, il primo martire di Estonia il 17 maggio. La morte di Papa Francesco lo scorso 21 aprile, la sede vacante, la conseguente elezione di Leone XIV ha rinviato le due beatificazioni. Che ora hanno una data: entrambe si terranno il 6 settembre.

Estonia ed Ungheria, dunque, saranno in festa. Il primo martire di Estonia è il sacerdote tedesco Eduard Profittlich (1890 – 1942), amministratore apostolico di Tallinn, prelevato dai sovietici nella sua casa, che fu visto l’ultima volta pregare proprio alle porte della cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Poi, di lui non si ebbero notizie, e solo un lavoro certosino degli storici della postulazione ha rivelato che, alla fine, Profittlich morì durante la prigionia in un gulag.
La beatificazione è un evento grande a Tallinn, perché è il primo beato della piccola Chiesa estone, che è stata l’amministrazione apostolica più antica del mondo – Tallinn è diocesi solo dallo scorso anno, dopo un secolo di vita come amministrazione.

Come era già previsto, la celebrazione sarà presieduta dal Cardinale Christoph Schönborn come legato pontificio. La celebrazione si terrà in Piazza della Libertà (Vabaduse väljak), nel centro di Tallinn. Questa è la prima beatificazione nella storia della Chiesa cattolica in Estonia e una delle prime nei paesi nordici dopo la Riforma. Dopo la cerimonia, è prevista una preghiera ecumenica in Piazza della Libertà, dedicata alla memoria di tutte le vittime delle deportazioni sovietiche.

Gesuita, nato nel 1890 in Germania, inviato in Estonia dal 1930, Profittlich fu amministratore apostolico dal 1931.
Dopo l'occupazione sovietica dell'Estonia nel 1940, la situazione della Chiesa peggiorò considerevolmente. Profittlich si trovò di fronte alla scelta se lasciare l'Estonia o rimanere con la sua parrocchia. Scelse di rimanere, citando il suo dovere di pastore di rimanere con il suo gregge e condividerne il destino.
La notte del 27 giugno 1941, Profittlich fu arrestato dalle autorità sovietiche e condotto in una prigione a Kirov. Lì, fu interrogato per diversi mesi e condannato a morte il 28 novembre 1941, con l'accusa di aver sostenuto l'emigrazione della Chiesa e attività antirivoluzionarie. Profittlich morì in prigione il 22 febbraio 1942, prima della sua esecuzione.
Il processo di beatificazione di Profittlich è stato avviato nel 2003 e si è concluso nel dicembre 2024 con il riconoscimento ufficiale del suo martirio da parte di Papa Francesco. "La beatificazione del nostro Arcivescovo martirizzato Eduard Profittlich è un messaggio di speranza e ottimismo per tutta la società estone", ha dichiarato il vescovo estone Philippe Jourdan durante l'annuncio ufficiale della data. Il motto episcopale di Profittlich, "Fede e Pace", rimane un'eredità che continua a guidare anche oggi.
Diversa la storia di Maria Magdol Bódi, che sarà beatificata in una celebrazione presieduta dal Cardianle Péter Erdő, Primate di Ungheria, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, beatifica la venerabile serva di Dio.

Secondo la Conferenza Episcopale Ungherese, “questa notizia è un grande dono non solo per l'Arcidiocesi di Veszprém, ma anche per l'intera comunità cattolica ungherese. È particolarmente gratificante che l'evento cada a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico, in modo che l'organizzazione possa iniziare nelle scuole, nelle parrocchie e nelle famiglie alla fine dell'estate”.

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Bódi, proveniente dalla diocesi di Veszprém, era nata in una famiglia senza formazione religiosa, e lei stessa si formò alla fede da autodidatta. I suoi genitori non erano sposati, per ragioni non dipendenti dalla sua volontà, e per questo lei non fu ammessa alla vita consacrata.

Decise allora di dedicarsi ai bambini e alle giovani operaie sue colleghe. Il 23 marzo 1945 fu uccisa a Litér, mentre si difendeva da un soldato russo che voleva abusare di lei. Il processo di beatificazione era stato aperto niente meno dal Cardinale Joszef Mindzenty, ma poi si interruppe durante la dominazione comunista. I documenti, pronti per essere inviati a Roma, furono smarriti. Ma già nel 1990, al crollo del regime comunista, riprese il processo di martirio per l’accertamento della castità.

Il martirio di Mária Magdolna Bodi è stato poi riconosciuto il 23 maggio 2024. Lo scorso 3 febbraio, si è tenuta a Veszprém una conferenza stampa sulla prossima beatificazione, evento cui hanno hanno partecipato György Udvardy, arcivescovo di Veszprém, Gyula Porga, sindaco della città, e Dávid Kulcsár, cappellano della cattedrale di San Michele.

Molte le iniziative in vista della beatificazione, tra cui la produzione di una serie di cortometraggi animanti in otto puntate sulla vita della santa.

Il motto ufficiale della beatificazione è: “Prometto che il seme caduto nella terra porterà frutto abbondante”.

 

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