Città del Vaticano , domenica, 21. settembre, 2025 12:20 (ACI Stampa).
Una piazza festante accoglie papa Leone XIV che dopo aver celebrato la Santa Messa di oggi nella parrocchia di Sant'Anna in Vaticano , recita la preghiera mariana dell'Angelus con i fedeli che sono giunti nella piazza del Bernini.
Papa Leone XIV per la sua meditazione comincia con il Vangelo di oggi “che ci fa riflettere sull'uso dei beni materiali e, più in generale, su come stiamo amministrando il bene più prezioso di tutti, che è la nostra stessa vita”, così il pontefice.
E sulla figura dell'amministratore menzionato nella parabola nel Vangelo spiega che si “tratta di un'immagine che ci comunica qualcosa di importante: noi non siamo padroni della nostra vita né dei beni di cui godiamo; tutto ci è stato dato in dono dal Signore e Lui ha affidato questo patrimonio alla nostra cura, alla nostra libertà e responsabilità”. E ammonisce che “un giorno saremo chiamati a rendere conto di come abbiamo amministrato noi stessi, i nostri beni e le risorse della terra, sia davanti a Dio sia davanti agli uomini, alla società e soprattutto a chi verrà dopo di noi”. Tratteggia, allora, ancora meglio la figura sempre dell'amministratore che - per papa Leone XIV - “ha cercato semplicemente il proprio guadagno” e, quando arriva il giorno in cui deve rendere conto e l'amministrazione gli viene tolta, “deve pensare a che cosa fare per il suo futuro”. Ed è in questo caso - in questa “situazione difficile”, così la definisce il pontefice - che “egli comprende che non è l'accumulo dei beni materiali il valore più importante, perché le ricchezze di questo mondo passano”. E cosa fa, allora? Il pontefice continua nel suo racconto: "Chiama i debitori e “taglia” i loro debiti, rinunciando quindi alla parte che sarebbe spettata proprio a lui. In questo modo, perde la ricchezza materiale ma guadagna degli amici, che saranno pronti ad aiutarlo e a sostenerlo".
L'insegnamento di tutto ciò è che bisogna uscire dalla “del proprio egoismo”. La parabola ci invita a porci una domanda che papa Leone XIV condivide con i fedeli: “Come stiamo amministrando i beni materiali, le risorse della terra e la nostra stessa vita che Dio ci ha affidato?”. E a questo quesito, sempre il pontefice prospetta due alternative: o “possiamo seguire il criterio dell'egoismo, mettendo la ricchezza al primo posto e pensando solo a noi stessi”, oppure “possiamo riconoscere tutto ciò che abbiamo come dono di Dio da amministrare, e utilizzare come strumento di condivisione, per creare reti di amicizia e solidarietà, per edificare il bene, per costruire un mondo più giusto, più equo e più fraterno” conclude il pontefice.




