Roma , venerdì, 26. settembre, 2025 18:00 (ACI Stampa).
In principio è ed è sempre stata la Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, pagine e righe scritte da uomini, spesso con uno spiccato senso poetico e letterario, ma da cui Dio parla direttamente. Poi grandi santi e scrittori - basterebbe citarne uno per tutti, Agostino da Ippona – e attraverso i secoli, fino ai romanzi imprescindibili di Chesterton e i poemi di T.S.Eliot, e molti altri, in Europa, in America, insomma in tutti i continenti.
Ma ci è si è interrogati se in generale un romanzo, un racconto, una poesia, anche se non dichiaratamente, ma tramite i loro personaggi e le loro storie, riescono a parlare di una dimensione spirituale e religiosa da un punto di vista diverso e forse anche più ricco di implicazioni. E ci si chiede se oggi la letteratura ha ancora a che fare con Dio…
Lorenzo Fazzini, che da anni come giornalista indaga i punti di contatto fra letteratura contemporanea e teologia, già con un primo libro, “Dio tra le righe” e ora con il secondo “Dio sempre tra le righe” prova a rispondere a interrogativi di questo tipo facendo parlare alcuni dei grandi narratori contemporanei– Marilynne Robinson, Cormac McCarthy, Colum McCann, Jon Fosse, Michel Houellebecq, Chaim Potok, Eric-Emmanuel Schmitt, Wendell Berry. E ancora Annie Ernaux, Robert Schneider, Amélie Nothomb per citarne alcuni. Si scopre così che parole antiche come fede, speranza e carità, il mistero di Dio e lo “scandalo” del Vangelo trovano un’eco inedita in tanti romanzi di oggi, anche in quelli scritti da autori che si dichiarano non credenti. Perché lo Spirito di Dio sa soffiare ovunque, soprattutto in quei libri che prendono sul serio la complessità umana.
Fazzini ha partecipato a Pordenonelegge, la manifestazione appena conclusa, che ha riunito decine e decine di autori provenienti da tutto il mondo, e ha presentato appunto il suo nuovo saggio. Ricordando che se un autore è autentico e grande non può non avere a che fare con la storia di ciascuno e con la storia del nostro tempo, con la nostra continua ricerca di pienezza e di felicità, quindi in definitiva con la ricerca di Dio. E che dire di autori più intrinsecamente cristiani? Secondo Fazzini, oggi il cristianesimo, nel suo modo di concepire la realtà e di ispirare la creatività, genera una “controcultura”, un’alternativa autentica al pensiero unico dominante e globalizzato, uno sguardo davvero più libero e limpido, al contrario delle annose accuse di essere “giudicante”, moralistico, etichettato. Accuse a volte fondate, ma certo non per gli autori e le opere migliori: chi potrebbe mai definire moralistiche le opere di Chesterton, di Guareschi, di Pomilio e Santucci… E la meraviglia di riscoprire la bellezza e la profondità dei libri biblici, come la Genesi, che parlano al cuore di ogni uomo, credente e non, come fa ad esempio la Robinson nel suo ultimo saggio “Leggere Genesi”.
Citavamo Pordenonelegge, nell’edizione 2025 appena conclusa. Ora inizia la 19ma edizione di “Ascoltare, leggere, crescere”, incontri con l’editoria religiosa, organizzata dall’associazione Eventi, in programma fino al 6 ottobre a Pordenone e provincia, ma anche in varie città del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e a Nova Gorica.




