Città del Vaticano , sabato, 11. ottobre, 2025 13:30 (ACI Stampa).
A 60 anni dalla proomulgazione della Nostra Aetate il documento del Concilio Vaticano II sul dialogo intterreligioso, il Dicastero per il Dialogo Interreligioso nella festa di Diwali ha inviato agli induisti il consueto messaggio. Questa volta il Presidente loro un Messaggio dal Cardinal George Jacob Koovakad Prefetto del dicastero, indiano. Il tema “Induisti e cristiani: costruire la pace nel mondo attraverso il dialogo e la collaborazione nello spirito della Nostra Aetate”.
Il Prefetto nel messaggio scrive: "in questo giubileo di diamante, la Nostra aetate ci invita a rinnovare il nostro impegno a promuovere il dialogo interreligioso come via per la pace. Durante questo tempo di festa, vi invitiamo a unirvi a noi per riflettere su come cristiani e induisti, insieme alle persone di tutte le fedi e di buona volontà, possano rafforzare i nostri sforzi comuni per la pace attraverso il dialogo e la collaborazione nello spirito della Nostra aetate".
Ma certo molto resta ancora da fare. "Nel mondo odierno, dove sfiducia, polarizzazione, tensioni e divisioni sono in aumento, il dialogo interreligioso è più necessario che mai". E sottolinea che "la famiglia, in quanto luogo primario di educazione alla vita e alla fede, ha un ruolo preminente nel nutrire questi valori. Anche le tradizioni religiose hanno una responsabilità cruciale nel promuovere la pace, con i leader religiosi che hanno il dovere morale di dare l’esempio, incoraggiando i loro seguaci a rispettare la diversità e a costruire ponti di amicizia e fraternità. Anche le istituzioni educative e i media svolgono un ruolo essenziale nel plasmare i cuori e le menti verso una coesistenza pacifica. In questo modo, il dialogo e la collaborazione interreligiosa possono e devono essere accolti come strumenti indispensabili per coltivare una cultura di pace; essi dovrebbero crescere fino a diventare un movimento potente e dinamico dedicato alla costruzione e alla difesa della pace in ogni tempo".
Unirci per alimentare la pace "nelle nostre case, comunità e società" conclude il messaggio e "impegnarci a costruire la pace nel mondo promuovendo «la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio".
Il testo è firmato anche dal Segretario del dicastero Msgr. Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage dello Sri Lanka





