Monaco , mercoledì, 15. ottobre, 2025 9:00 (ACI Stampa).
Il duomo di Monaco di Baviera, in Germania, si è illuminato con i colori delle “strisce climatiche bavaresi” per sottolineare la massiccia azione del cambio climatico sul nostro pianeta, oltre che naturalmente sul Land tedesco. Ogni striscia di luce rappresenta infatti la temperatura media annuale in Baviera dal 1881 al 2024.
L’azione di sensibilizzazione ha avuto luogo giovedì 9 ottobre dopo la Messa nella cattedrale di Monaco alle ore 18.30, che ha segnato l’inaugurazione della Settimana dell’Alleanza Bavarese per il Clima, in programma dal 10 al 19 ottobre. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di attirare l’attenzione su temi quali il clima, l’impegno per la sua salvaguardia, l’adattamento e l’educazione al cambiamento climatico attraverso una serie di azioni in programma in tutta la Baviera.
Durante l’omelia della celebrazione eucaristica, don Christoph Klingan, vicario generale dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, ha invitato tutti ad assumersi la responsabilità per il creato e a proteggere il clima: «Dio vuole che viviamo e quindi ha creato le condizioni affinché potessimo vivere. Ora sta a noi preservarle».
Il vicario generale ha ricordato inoltre come Papa Francesco, nella sua lettera enciclica Laudato si’, abbia chiesto una “conversione ecologica” e come anche Papa Leone XIV stia proseguendo su questa strada. La motivazione per una tale conversione non è solo «la salvaguardia delle risorse fondamentali per le generazioni future», ha proseguito il prelato, ma anche un senso di responsabilità fondamentale nei confronti del Creato. La natura, ha proseguito don Klingan, «non è nostra schiava, ma ci appartiene, ed è parte dell’opera creatrice di Dio».
Il vicario generale ha sottolineato inoltre come il rapporto dell’uomo con la natura debba dunque essere di collaborazione, non di sfruttamento. Ha invitato a «trattare con cura il creato e a prenderci cura gli uni degli altri, semplicemente perché apparteniamo gli uni agli altri e dipendiamo gli uni dagli altri». A ciò si aggiunge la consapevolezza che «con le nostre azioni come umanità abbiamo finora messo molto in gioco» e «quanto sia preoccupante l’aumento progressivo della temperatura media negli ultimi decenni».




