Roma , giovedì, 23. ottobre, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Nato a Capestrano, vicino all'Aquila, nel 1386, da un barone tedesco, ma da madre abruzzese. Giovanni è studente a Perugia, si laurea in scienze giuridiche e diviene ottimo giurista. Diventa addirittura governatore della città.
Ma una volta caduto prigioniero, decide di farsi francescano. Diviene amico di san Bernardino: con lui diffonde la devozione al Nome di Gesù. Dalla Santa Sede verrà inviato come legato in Austria, in Baviera, in Polonia. Combatte gli Ussiti. In Terra Santa promuoverà l'unione degli Armeni con Roma. Aveva settant'anni, nel 1456, quando si trovò alla battaglia di Belgrado investita dai Turchi. Tre mesi dopo, il 23 ottobre, Giovanni morirà a Villaco in Austria (oggi Ilok, in Croazia).
Una vita avventurosa, quindi, quella di san Giovanni da Capestrano. Può essere definito un “santo per l’Unione europea”: nel 1453 cade la Capitale dell’Impero romano d’Oriente, Costantinopoli. L’Islam e i Turchi avanzano. Giovanni, allora, su incarico di papa Niccolò V, si trova in Austria con 12 compagni per evangelizzare le terre europee. Guiderà ben cinquemila uomini alla volta di Belgrado: doveva rompere l’assedio della città da perte delle flotta di Maometto II. Dopo una settimana, la vittoria.




