Francoforte , lunedì, 10. novembre, 2025 12:30 (ACI Stampa).
La basilica di San Giorgio a Walldürn, nel Land del Baden-Württemberg, conserva la reliquia del più importante miracolo eucaristico accaduto in Germania.
Era il 1330 (forse il 1331) e il sacerdote Heinrich Otto, un semplice prete di campagna, stava celebrando la Messa. Durante la consacrazione dell’eucaristia, fece cadere accidentalmente il calice del vino consacrato sul corporale, una piccola tovaglietta di lino che il celebrante stende sull’altare prima di benedire pane e vino. Proprio su questo telo il vino consacrato andò a formare un’immagine miracolosa: al centro compariva infatti il Crocifisso, e ai lati undici “Veronicae”, ossia undici immagini del volto di Cristo coronato di spine.
Il fatto, mentre accadeva, aveva avuto diversi testimoni oculari, nonostante questo il sacerdote, spaventato, non raccontò a nessuno dell’accaduto e rimuovendo una pietra dall’altare, vi nascose il corporale e vi “mise una pietra sopra”. Anni dopo, in punto di morte, il sacerdote, più che dalla malattia, si sentiva però tormentato dal rimorso di coscienza di aver nascosto questo miracolo. Allora confessò, parlò del corporale macchiato, rivelò dove era nascosto e chiese perdono per averlo taciuto per così lunghi anni. Solo allora morì in pace.
Il corporale fu ritrovato e subito si sparse la notizia del miracolo. Dopo la morte di don Heinrich Otto, il corporale con l’immagine del Cristo fu custodito a Walldürn e venerato localmente. Iniziò un culto popolare, fatto di pellegrinaggi spontanei: cominciarono ad affluire pellegrini a Walldürn, proprio per venerare il Preziosissimo Sangue di Cristo.
Molti decenni dopo, si decise di portare l’accaduto all’attenzione del Papa. Il telo fu così portato a Roma a Papa Eugenio IV nel 1445: la figura sacra formatasi sul corporale dal versamento accidentale del vino consacrato era ancora visibile a quell’epoca, e il Pontefice confermò il miracolo concedendo l’indulgenza e dando ufficialmente inizio ai pellegrinaggi. Questo fu il momento in cui Walldürn divenne una meta di pellegrinaggio eucaristico per l’intera Germania cattolica.







