Francoforte , venerdì, 14. novembre, 2025 10:00 (ACI Stampa).
La Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Sofffre (ACS) li chiama “segni contro la persecuzione dei Cristiani”. Mercoledì 19 novembre le facciate esterne o le navate interne delle chiese di tutto il mondo si illumineranno di rosso come segno di solidarietà verso tutti quei cristiani che nei loro paesi non sono liberi di professare la propria fede, poiché vengono perseguitati o discriminati. Sarà il Mercoledì Rosso, il Red Wednesday, ma in realtà eventi e iniziative di sensibilizzazione si svolgeranno lungo tutto l’arco della settimana (Red Week).
«Centinaia di milioni di cristiani in tutto il mondo vivono in un contesto in cui sono violentmente perseguitati, discriminati od ostacolati nel praticare liberamente la loro fede», spiega Florian Ripka, direttore della sezione tedesca di ACS, illustrando il contesto dell'iniziativa internazionale Red Wednesday.
Intenso in Germania è il calendario degli appuntamenti organizzato da ACS in occasione della “Settimana Rossa”. Sabato 15 novembre incontro nel monastero di Waghäusel, dove si svolgeranno conferenze e colloqui con padre Hermann-Josef Hubka, assistente spirituale di ACS di Germania e il direttore Florian Ripka. Alle ore 18:30 verrà celebrata una Santa Messa nella chiesa del monastero per le intenzioni dei cristiani perseguitati.
Lunedì, 17 novembre, gli amici e i sostenitori di ACS Germania vivranno una serata di preghiera a Berlino con il vescovo di Makurdi, monsignor Wilfred Chikpa Anagbe che riferirà sulla persecuzione dei cristiani nella sua Diocesi in Nigeria e il direttore Florian Ripka. A seguire recita del Rosario, presentazione dell'iniziativa “Red Wednesday”, l’ascolto di una testimonianza, Santa Messa e adorazione eucaristica nella chiesa di San Clemente a Berlino.
Martedì 18 novembre celebrazione della Santa Messa e “Serata dei testimoni” nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonio a Balderschwang. La Messa sarà celebrata da padre Richard Kocher. I fedeli partecipanti potranno ascoltare la testimonianza del vescovo di Makurdi, in Nigeria, monsignor Wilfred Chikpa Anagbe.






