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Pontificia Commissione SCV, Papa Leone XIV corregge la norma sul presidente

Pubblicato stamane un breve Motu Proprio di Papa Leone XIV

Papa Leone XIV |  | Daniel Ibanez EWTN Papa Leone XIV | | Daniel Ibanez EWTN

Pubblicato stamane un breve Motu Proprio di Papa Leone XIV sulla Composizione e Presidenza della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

Di fatto il Papa corregge e armonizza la disposizione di Papa Francesco che derogando alla norma fino allora vigente aveva permesso anche a chi non fosse cardinale di assumere la Presidenza della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. L’incarico dal 1° marzo scorso è assunto infatti da Suor Raffaella Petrini.

Nello specifico Leone XIV modifica l’art. 8, n. 1 della Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano che fino ad oggi recitava; “La Pontificia Commissione è composta da Cardinali, tra cui il Presidente, e da altri membri, nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio”.

L’articolo viene sostituito con il seguente: “La Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano è composta da Cardinali e da altri membri, tra cui il Presidente, nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio”.

Leone XIV motiva anche la sua decisione: “Il Governatorato – scrive il Papa nel Motu Proprio  è chiamato a concorrere con la propria struttura alla missione propria dello Stato della Città del Vaticano, svolgendo questo compito “al servizio del Successore di Pietro, al quale direttamente risponde”.

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“Nell’assolvere questo compito esigente, al quale è preposto secondo la Legge fondamentale del 13 maggio 2023, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – sottolinea Papa Leone - esercita una forma di corresponsabilità nella communio, che è uno dei principi per il servizio della Curia Romana, come voluto da Papa Francesco e stabilito nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium del 19 marzo 2022, valido anche per lo Stato della Città del Vaticano”.

“Questa forma di responsabilità condivisa – conclude il Pontefice - rende opportuno il consolidamento di alcune soluzioni fin qui maturate in risposta ad esigenze di governance che si rivelano sempre più complesse e pressanti”.

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