Beirut , lunedì, 1. dicembre, 2025 14:00 (ACI Stampa).
Il presidente libanese Joseph Aoun ha rimarcato la straordinaria diversità religiosa del Libano, e il fatto che, in quel piccolo fazzoletto di terra, le religioni riescano oggi a vivere in uno spazio di dialogo, stabilito in maniera istituzionale con la divisione dei poteri apicali dello Stato, ma vissuta quotidianamente dalle persone. La diversità religiosa non riguarda però solo il rapporto tra le fedi. Anche nella stessa Chiesa cattolica, ci si trova con sette diverse Chiese cattoliche, espressione della varietà mediorientale e di una stratificazione storica che non ha eguali.
In Medio Oriente, per essere precisi, ci sono prima di tutto sei Chiese orientali cattoliche sui iuris, ovvero con un proprio ordinamento giuridico. Sono la Chiesa maronita, la Chiesa armena cattolica, la Chiesa greco-melchita cattlica, la Chiesa siro-cattolica, la Chiesa caldea e la Chiesa copta. La settima Chiesa è ovviamente la Chiesa di rito latino.
Quando si parla di Chiesa latina, ci si riferisce alle comunità cattoliche di rito latino, che sono distinte dalle Chiese cattoliche orientali, ognuna delle quali ha un rito tradizionale. La chiesa latina è rappresentata a Beirut da un vicario apostolico, attualmente il francescano César Essayan. Il fatto che sia francescano non è un caso: la diffusione di questo rito non è alta, ma la comunità francesca è attiva e significativa.
Quindi, c’è la Chiesa maronita, che è la confessione nazionale in Libano. Il patriarcato maronita è a Bkerké e sarà visitato da Leone XIV e lo guida il cardinale Boutros Bechara Rai, che è anche una figura importante nella vita sociale e politica libanese.
La Chiesa maronita prende il nome di San Marone, un’asceta del 410 dopo cristo, che fondò questa Chiesa antiochena di tradizione siriana, divenuta patriarcato nel 685 e mai separatasi da Roma. Sotto il dominio mamelucco (1291 – 1516) si interruppero i rapporti con Roma, che poi ripresero a metà del XV secolo e si intensificarono sotto l’Impero Ottomano, con il sostegno dei re francesi. Oggi conta circa 4 milioni di membri in tutto il mondo, diffusi con la diaspora libanese in Brasile, Stati Uniti, Argentina, Australia, Canada ed Africa. In Libano ci sono circa1,6 milioni di maroniti, vale a dire un quarto della popolazione.





