Città del Vaticano , domenica, 7. dicembre, 2025 12:06 (ACI Stampa).
Seconda domenica del tempo di Avvento. E' il primo Natale di papa prevost, questo. Il sole, timido, riscalda la piazza. Solo qualche nuovala, leggera, velata, invernale. E' il momento dell'Angelus. Mezzogiorno, l'annuncio a Maria. E nella meditazione di oggi papa Leone XIV si concentra sulla venuta del Regno di Dio: "Prima di Gesù, confronta sulla scena il suo Precursore, Giovanni il Battista. Egli predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!»" così comincia papa Leone XIV.
E continua: "Nella preghiera del “Padre nostro”, noi chiediamo ogni giorno: «Venga il tuo regno». Gesù stesso ce l'ha insegnato. E con questa invocazione ci orientiamo al Nuovo che Dio ha in serbo per noi, riconosciamo che il corso della storia non è già scritto dai potenti di questo mondo. Mettiamo pensieri ed energie a servizio di un Dio che viene a regnare non per dominarci, ma per liberarci" continua papa Prevost. Le parole del Battista sono severe, certo, ma il popolo le ascolta perché dentro sente “risuonare l'appello di Dio a non scherzare con la vita, ad approfittare del momento presente per prepararsi all'incontro con Colui che giudica in base alle opere e alle intenzioni del cuore, e non secondo le apparenze”.
Ricorda le parole, poi, del profeta Isaia: il rimando a Cristo, che diviene “germoglio”: immagine di nascita e di novità. Cita, papa Leone XIV, il Concilio Vaticano II, "che si concludeva proprio sessant'anni fa: un'esperienza che si rinnova quando camminiamo insieme verso il Regno di Dio, tutti protesi ad accoglierlo ea servirlo. Allora non soltanto germogliano realtà che parevano deboli o marginali, ma si realizza ciò che umanamente si sarebbe detto impossibile" continua papa Leone XIV.
Infine l'esortazione per tutti: "Prepariamoci al suo Regno, facciamogli spazio. Il “più piccolo”, Gesù di Nazaret, ci guiderà! Lui che si è messo nelle nostre mani, dalla notte della sua nascita all'ora oscura della morte in croce, risplende sulla nostra storia come Sole che sorge. Un giorno nuovo è iniziato: svegliamoci e camminiamo nella sua luce!".





