Roma , giovedì, 25. dicembre, 2025 19:00 (ACI Stampa).
Il Cardinale Rolandas Makrickas, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha chiuso questa sera la Porta Santa della Basilica Mariana: è la prima delle quattro porte sante romane ad essere chiusa per la conclusione del Giubileo 2025.
Sabato mattina verrà chiusa la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano dal Cardinale Arciprete Baldassare Reina e domenica quella della Basilica di San Paolo fuori le Mura dal Cardinale Arciprete James Michael Harvey. Il 6 gennaio, solennità dell’Epifania, infine sarà Papa Leone XIV a chiudere la Porta Santa della Basilica di San Pietro, concludendo così ufficialmente l’Anno Santo della speranza.
Con l’apertura della Porta Santa – ha detto il Cardinale Makrickas nell’omelia – “la Chiesa ha invitato i fedeli a pensare sulla parola di speranza che Dio ha per l'umanità: tra pochi giorni quella stessa porta sarà richiusa da Papa Leone XIV e così il Giubileo sarà concluso. Due pontificati all'interno di un unico Anno Santo, un passaggio di testimone e di guida che ci consegna l'immagine delle vita della chiesa che mai si interrompe. Siamo stati così davvero tutte testimoni di un Anno Santo eccezionale e abbiamo trovato conferma che il Signore mai abbandona la sua chiesa che oggi in Papa Leone trova il suo pastore e che assieme a lui cammina salda”.
“Stasera – ha aggiunto il porporato - è stata la Porta Santa di questa Basilica papale dedicata alla Madre di Dio ad essere chiusa. La liturgia della Parola odierna ci ha fatto ascoltare tre testi sacri che sono come tre grandi porte che rimangono sempre spalancate sul mistero della salvezza. Siamo chiamati ad essere come invita il profeta Isaia messaggeri di pace, come afferma San Paolo nella Lettera agli Ebrei siamo chiamati ad essere ascoltatori del Figlio e infine come proclama San Giovanni testimoni della luce che splende nelle tenebre e non è casuale che questa parola suoni nel momento in cui abbiamo chiuso la Porta Santa: non si chiude la grazia divina, ma un tempo speciale della chiesa e ciò che rimane aperto per sempre è il cuore di Dio misericordioso. Tanti pellegrini come noi durante l'anno giubilare hanno varcato la Porta Santa, oggi la abbiamo vista richiudersi, ma la porta che conta veramente resta quella del nostro cuore che si apre quando ascolta la Parola di Dio, si dilata quando accoglie il fratello, si fortifica quando perdona e chiede perdono. Varcare la Porta Santa è stato un dono e diventare da oggi porte aperte per gli altri è la nostra missione”.
“Papa Leone – ha concluso l’Arciprete di Santa Maria Maggiore - ci ha insegnato che la nostra speranza non è evasione ma decisione, una decisione nel segno dell'amore che riesce a scorgere la presenza autentica e concreta di Dio anche nei momenti più complessi delle nostre vite. Un Dio che ci vuole bene per renderci poi capaci di donare la vita per gli altri”.




