Quello della disoccupazione è un "cronico problema che tocca soprattutto le giovani generazioni, che sempre più prendono la strada verso altri Paesi". Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in udienza in Vaticano i pellegrini della Diocesi di Isernia, che hanno così ricambiato la visita papale del 5 luglio 2014. La mancanza di lavoro crea un effetto domino - ha denunciato il Pontefice - a partire dalla "mancanza di servizi adeguati alle effettive necessità delle persone, in particolare anziani, ammalati e disabili, e delle famiglie".

Per arginare questa situazione - ha auspicato Francesco - "si rende necessaria una mobilitazione generale, che unisca gli sforzi della popolazione, delle istituzioni, dei privati e delle diverse realtà civili. Non si possono rimandare passi concreti per favorire l’aprirsi di nuovi posti di lavoro dando così, soprattutto ai giovani, la possibilità di realizzare se stessi mediante un’onesta attività lavorativa. Anzi si devono cercare posti di lavoro per i giovani. Senza lavoro non c’è dignità. Coraggio a cercare piccole cose per i giovani, soprattutto".

Bisogna - ha proseguito Papa Bergoglio - unire la speranza cristiana alla solidarietà: "I problemi si superano con la solidarietà. Vi incoraggio perciò ad essere testimoni di solidarietà nelle vostre città e nei vostri paesi, al lavoro, a scuola, in famiglia, nei luoghi di ritrovo".

Prima di concludere Francesco ha parlato della "necessità di un nuovo slancio missionario, che sappia andare oltre una realtà religiosa statica". "Ogni comunità parrocchiale - ha sottolineato - è chiamata ad essere luogo privilegiato dell’ascolto e dell’annuncio del Vangelo, casa di preghiera raccolta intorno all’Eucaristia e vera scuola della comunione, dove l’ardore della carità prevalga sulla tentazione di una religiosità superficiale e arida".