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1968. La Casa Pontificia rivista da Paolo VI

Paolo VI riceve in udienza il Presidente USA Nixon |  | Pubblico dominio Paolo VI riceve in udienza il Presidente USA Nixon | | Pubblico dominio

50 anni fa, il 28 marzo 1968, Papa Paolo VI pubblicava il Motu Proprio Pontificalis Domus con cui decideva di modificare l’ordinamento della Casa Pontificia.

La Casa Pontificia risponde ad una Prefettura che - secondo la Costituzione Apostolica Pastor Bonus di Papa Giovanni Paolo II - si occupa dell’ordine interno relativo alla Casa pontificia, assiste il Sommo Pontefice sia nel Palazzo Apostolico sia quando viaggia a Roma e in Italia. Cura l'ordinamento e lo svolgimento delle cerimonie pontificie, esclusa la parte strettamente liturgica e dispone le udienze pubbliche e private del Sommo Pontefice.

Nel 1968 Paolo VI si rese conto che “sia nella Chiesa intera, specialmente dopo il Concilio Vaticano II sia nell'opinione pubblica mondiale si è fatta strada una più attenta, diremmo più gelosa sensibilità per tutto ciò che si riferisce alla preminenza dei valori schiettamente spirituali, all'esigenza di verità, di ordine, di realismo e al rispetto di ciò che è efficace, funzionale, logico, di fronte a quanto invece è soltanto nominale, decorativo, esteriore”.

Paolo VI aggiungeva che “l’antica e benemerita Corte - che sarà designata unicamente col suo originario e nobile appellativo di Casa Pontificia - continuerà a splendere del suo vero prestigio, comprendendo in sé ecclesiastici e laici che, oltre ad avere particolare competenza ed autorità, si distinguono per i segnalati servizi prestati nel campo dell'apostolato, della cultura, della scienza, delle varie professioni, per il bene delle anime e la gloria del nome del Signore”.

Pertanto il Papa stabiliva nel Motu Proprio che “la Casa Pontificia” fosse “affidata alla direzione del Prefetto del Palazzo Apostolico, al quale spetta convocarne i membri per le rispettive cerimonie religiose e civili, stabilirne i servizi, vigilare sull'ordine delle menzionate cerimonie, e su tutto ciò che è necessario al loro retto e spedito svolgimento, secondo le norme particolari, e le esigenze delle varie cerimonie, d'intesa con la Segreteria di Stato. Tutti i membri della Casa pontificia, sia ecclesiastici sia laici, sono nominati dal Sommo Pontefice. Nella Casa Pontificia nessuna carica è ereditaria”.

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