Nei giorni scorsi Papa Leone XIV ha nominato il sacerdote agostiniano Edward Daniang Daleng Vicereggente della Casa Pontificia. Si tratta di una nomina di grande importanza, perchè ha un significato profondo: il Papa sembra aver l’intenzione di riconsegnare alla Prefettura della Casa Pontificia il suo ruolo primario che ha sempre avuto, fino al pontificato di Papa Francesco.
Padre Edward Daniang Daleng, già Consigliere Generale e Procuratore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino, è il nuovo Vicereggente della Prefettura della Casa Pontificia. La nomina voluta da Papa Leone XIV è stata diffusa questa mattina tramite il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
Pubblicati gli impegni previsti durante il mese di maggio del nuovo Papa e rese note alcune delle sue volontà. “Sua Santità Leone XIV ha espresso la volontà che i Capi e i Membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i Segretari, nonché il Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur”. Così un comunicato stampa della Sala Stampa della Santa Sede annuncia la prima volontà di Leone XIV.
Nel nostro percorso per la conoscenza delle strutture della Curia Romana grazie alle note storiche dell' Annuario Pontificio siamo arrivati alla sezione degli uffici.
Il Papa è un capo di Stato, un monarca, e riceve presidenti e monarchi come suoi pari. Il cerimoniale vaticano, però, è gestito non da un ufficio del protocollo come quello della Segreteria di Stato, non da funzionari, ma piuttosto dalla Famiglia Pontificia. Il Papa accoglie i capi di Stato con la sua famiglia. Ed è questo un dato fondamentale per comprendere il senso del cerimoniale vaticano. Non un “freddo” cerimoniale diplomatico, ma piuttosto l’incontro con un padre. Anzi, il Padre.
Uno dei modi in cui una istituzione racconta se stessa è il cerimoniale. Perché i gesti, le precedenze accordate, i movimenti del cerimoniale sono un linguaggio strutturato, preciso, simbolico e per questo completo. Dietro il cerimoniale c’è una storia, che è ineludibile, e una ratio, che va compresa. Se questo ragionamento vale per tutte le istituzioni, vale ancora di più per la Santa Sede. Perché la Santa Sede esprime una realtà peculiare dotata di sovranità, personalità giuridica internazionale, ma caratterizzata da una missione universale morale e religiosa. E allora tutto, ogni dettaglio, deve essere al servizio della dimensione religiosa, e deve risaltare l’immagine del Sommo Pontefice, che è il vicario di Cristo in Terra.
50 anni fa, il 28 marzo 1968, Papa Paolo VI pubblicava il Motu Proprio Pontificalis Domus con cui decideva di modificare l’ordinamento della Casa Pontificia.
3.952.140. Sono le persone che nel corso del 2016 hanno partecipato in Vaticano alle Udienze generali e speciali, Udienze giubilari, Celebrazioni liturgiche, Angelus e Regina Coeli con Papa Francesco.