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Sinodo 2018, i padri con i giovani pellegrini del sinodo

I padri in pellegrinaggi |  | Daniel Ibanez/ Aci Group I padri in pellegrinaggi | | Daniel Ibanez/ Aci Group

Un pellegrinaggio che ha incuriosito la città e fatto crescere la fraternità. I Padri Sinodali oggi da Monte Mario, il Mons Gaudio, hanno percorso i sei chilometri finali della via Francigena, concludendo con la messa a San Pietro.

All’incontro con la stampa di oggi Lucas Barboza Galhardo, Uditore, Rappresentante del Movimento di Schoenstatt Internazionale; Membro del Comitato Coordinatore Nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza Episcopale del Brasile ha messo subito in luce proprio questa bella esperienza come simbolo del Sinodo.

Anche Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, O.F.M., Arcivescovo di Trujillo, Presidente della Conferenza Episcopale del Perù ha rimesso al centro il tema della sinodalità, che però ormai sembra una parola ripetuta più come uno slogan che come una realtà.

Del resto almeno un cardinale ha detto in assemblea che il principio di sinodalità va bene applicato perché non sia rischioso, e ha portato come esempio la confusione in cui vivono molte Chiese sinodali dell’ambito protestante.

Anche il cardinale Arlindo Gomes Furtado, Vescovo di Santiago de Cabo Verde ha parlato della necessità della comunione per “sentirsi a casa nella Chiesa”.

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E Infine il cardinale  Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Presidente della Conferenza Episcopale italiana ha messo in evidenza la ricchezza della diversità delle esperienze e delle culture. Molti gli interventi interessanti dei giovani uditori, ha detto e dei delegati fraterni.