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In un videomessaggio, Papa Francesco elenca i tre pericoli nel cammino sinodale

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Clericalismo, mondanità spirituale e pettegolezzo: sono i tre pericoli che si trovano sul cammino sinodale, e che Papa Francesco elenca in un videomessaggio inviato all’arcidiocesi di Buenos Aires per l’apertura del Primo Sinodo Arcidiocesano sul tema “Camminiamo Insieme”. Il sinodo dura fino al 2019, ed è in preparazione al Giubileo per il 400esimo compleanno dell’arcidiocesi.

Cominciando il videomessaggio, Papa Francesco chiede che la Chiesa di Buenos Aires sia “benedetta in questo cammino sinodale”, perché “camminare insieme per credere insieme nella Chiesa particolare attrae la benedizione di Dio”.

Il Papa comincia dai pericoli, lasciando le cose buone alla fine. Il primo pericolo è quello del “clericalismo”, perché è triste quando in una diocesi i fedeli “non fanno altro che vedere cosa dice il prete e il prete smette di essere pastore per essere come un padrone di casa”, e invece si deve camminare insieme. “Difendiamoci dal clericalismo”, esorta il Papa.

Il secondo pericolo è quello della mondanità spirituale, che significa “vivere il Vangelo con criteri mondani”, ed è un pericolo da cui Gesù stesso mette in guardia, chiedendo al Padre di non cadere nello spirito del mondo che “entra da tutti i lati”, e in questo c’è anche la mondanità. Papa Francesco invita dunque a tenere gli occhi aperti, a non bersi qualunque cosa, e allo stesso tempo chiede di guardarsi dalle colonizzazioni ideologiche, perché c’è la colonizzazione dei conquistadores, ma anche la colonizzazione della mente, ed ha luogo quando “da altre parti ti pongono criteri che non sono umani, non appartengono alla tua patria e non sono tantomeno cristiani. Ed è questa mondanità”.

Infine, le chiacchiere, che sono ciò che “più debilita la comunità ecclesiale”, e il Papa rinnova l’invito a mordersi la lingua ogni volta che si è tentati di indulgere in questa tentazione.

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Come superare questi tre pericoli? Con le Beatitudini, perché con l’atmosfera delle beatitudini “il Sinodo non andrà a rovinarsi. Lo assicuro”. L’altra sicurezza è il protocollo sul quale saremo giudicati, come lo chiama Papa Francesco, e cioè il passo di Matteo 25, in cui si parla delle opere di carità.

Papa Francesco conclude: “La cosa più importante è però pregare, come Gesù ci ha insegnato. Pregare gli uni per gli altri, per quelli che sono in cammino, per quelli che non vogliono camminare, per quelli che cammino male, per quelli lenti, per la Chiesa arcidiocesana, per l’arcivescovo. Pregate. In spirito di orazione, il Sinodo trionferà”.