"Testimoniare è rompere un’abitudine, un modo di essere. Rompere in meglio, cambiarla. Per questo la Chiesa va avanti per testimonianze. Quello che attrae è la testimonianza, non sono le parole che sì, aiutano, ma la testimonianza è quello che attrae e fa crescere la Chiesa. E Gesù dà testimonianza. È una cosa nuova, ma non tanto nuova perché la misericordia di Dio c’era anche nell’Antico Testamento. Loro non hanno capito mai – questi dottori della legge – cosa significasse: misericordia voglio e non sacrifici. Lo leggevano, ma non capivano cosa fosse la misericordia. E Gesù con il suo modi di agire, proclama questa misericordia con la testimonianza". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa mattutina celebrata a Santa Marta.

La testimonianza - aggiunge il Papa secondo quanto riporta Vatican News - si dimostra con i fatti e bisogna evitare le chiacchiere, in parrocchia, nelle diocesi. "Le lotte intradiocesane, le lotte interne delle diocesi; anche nella politica. E questo è brutto. Quando un governo non è onesto cerca di sporcare gli avversari con la mormorazione. Che sia diffamazione, calunnia, cerca sempre. E cosa fa un governo dittatoriale? Prende in mano prima i media con una legge e da lì, incomincia a mormorare, a sminuire tutti coloro che per il governo sono un pericolo. La mormorazione è il nostro pane quotidiano sia a livello personale, familiare, parrocchiale, diocesano, sociale".