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A Bologna la tradizionale visita annuale della Madonna di San Luca

Il Cardinale Zuppi: "Forse mai come questo anno capiamo come la presenza della Madonna di San Luca nella nostra città sia di conforto e speranza"

Il Cardinale Zuppi dinanzi alla Madonna di San Luca  |  | Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia - Arcidiocesi di Bologna Il Cardinale Zuppi dinanzi alla Madonna di San Luca | | Antonio Minnicelli ed Elisa Bragaglia - Arcidiocesi di Bologna

Dallo scorso 16 maggio l'immagine della Madonna di San Luca è custodita nella Cattedrale di Bologna per la tradizionale visita annuale che terminerà domenica prossima, 24 maggio. Tutti i fedeli - seguendo le norme sanitarie previste per contenere l'emergenza - possono venerare l'Immagine pregando in Cattedrale, che rimane aperta tutti i giorni dalle ore 8.15 alle ore 22.00.

Domani pomeriggio, 20 mggio, la Madonna di San Luca sarà portata, privatamente su un automezzo e senza processione di popolo, dalla Cattedrale a Piazza Maggiore per la tradizionale Benedizione alla Città e alla Diocesi .

"Forse mai come questo anno - ha scritto il Cardinale Arcivescovo Matteo Maria Zuppi nel messaggio alla Diocesi - capiamo come la presenza della Madonna di San Luca nella nostra città sia di conforto e speranza. In questo anno abbiamo riflettuto sulla donna samaritana, la sua sete di amore vero, di una speranza che non delude di qualcuno che non la condannasse ma le donasse una vita nuova. Forse lo abbiamo capito come non mai affrontando la prova severa della pandemia: sete di vita, sete di speranza, sete di consolazione, sete di luce".

"Quanta paura - ha aggiunto il porporato - ci ha accompagnato e quante lacrime da asciugare! Maria ci aiuta sempre ad ascoltare e seguire Gesù che ha sete della nostra umanità".

"Abbiamo trascorso - ha concluso il Cardinale Zuppi - una Quaresima difficile, nella quale abbiamo vissuto in maniera fisica il senso del combattimento con il male, il mirabile duello tra morte e vita che termina sempre con un vincitore ed uno confitto. Quanta sofferenza e quanto deserto di vita provoca il male, la sua subdola e disumana cattiveria. Pensiamo ai tanti colpiti dal virus, all’angoscia, all’isolamento ancora più pesante per chi era fragile e scartato. Questi giorni sono anche occasione per ringraziare della sua presenza nelle difficoltà, per il dono della sua consolazione. Maria, Fortezza inespugnabile, salute degli infermi, consolatrice degli afflitti, ci incoraggia a riconoscere il male sempre e ad essere discepoli nuovi di Gesù forti del suo amore. La solidarietà e la consapevolezza di quei giorni ci aiutano a seguire Maria e ad essere con Lei discepoli di Gesù che ama la vita e ci chiede di seguirlo e di amare per sconfiggere il male che tanti frutti di morte produce nel mondo".

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