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CEI, Assemblea generale straordinaria. Si discute di Messale Romano e lotta agli abusi

Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI | | Daniel Ibanez CNA

I Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana sono riuniti da oggi in Vaticano per una Assemblea Generale straordinaria. I lavori sono stati aperti dall’intervento del Cardinale Presidente Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. 

I Vescovi italiani sono stati convocati per votare la nuova traduzione italiana del Messale Romano. Seguirà poi un confronto sul lavoro della Commissione Cei per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa. Si rifletterà inoltre sulla presenza e il servizio nelle diocesi italiane dei presbiteri stranieri.

I lavori si concluderanno giovedì 15, quando il Cardinale Bassetti incontrerà la stampa per fare il punto sull’Assemblea Generale straordinaria. 

“Siamo consapevoli - ha detto aprendo i lavori il Cardinale Bassetti - che troppi giovani oggi non ritengono la Chiesa un interlocutore significativo. Pesano mediocrità e divisioni, spesso alimentate ad arte, rispetto alle quali riaffermiamo la nostra vicinanza al Santo Padre. Pesano scandali economici e sessuali. Pesa una cultura dell’autorità che esclude dalla partecipazione e, a volte, diventa anche abuso. Ora, se la nostra missione non è quella di creare una Chiesa per i giovani, ma piuttosto quella di riscoprire con loro la perenne giovinezza della Chiesa, abbiamo davanti – e il Sinodo ce l’ha additata con chiarezza – un’unica via: quella che passa dalla misura alta della santità, frutto dell’incontro personale con il Signore Gesù, incontro cercato e custodito, celebrato e vissuto nella fraternità”.

“In un Paese - ha aggiunto con preoccupazione il porporato - sospeso come il nostro, caratterizzato dalla mancanza di investimenti e di politiche di ampio respiro, gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire in maniera pesante, aumentando l’incertezza e la precarietà, l’infelicità e il rancore sociale. Al posto della moderazione si fa strada la polarizzazione. Stiamo attenti a non soffiare sul fuoco delle divisioni e delle paure collettive, che trovano nel migrante il capro espiatorio e nella chiusura un’improbabile quanto ingiusta scorciatoia. La risposta a quanto stiamo vivendo passa dalla promozione della dignità di ogni persona, dal rispetto delle leggi esistenti, da un indispensabile recupero degli spazi della solidarietà. Come Vescovi non intendiamo stare alla finestra. La Chiesa vuole contribuire alla crescita di una società più libera, plurale e solidale, che lo stesso Stato è chiamato a promuovere e sostenere”.

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Quella che si è aperta oggi è la prima Assemblea Generale a cui prende parte Monsignor Stefano Russo nella sua nuova veste di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. Il Vescovo di Fabriano-Matelica, infatti, è succeduto il 28 settembre al Vescovo Nunzio Galantino, nominato dal Papa Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.