Nonostante la malattia il Cardinale Montenzemolo "era sostenuto dalla consapevolezza che il tramonto della scena di questo mondo, coincide con l’entrata nella gioia eterna del Signore. A Lui egli si è sforzato di consacrare l’intera sua esistenza". Lo ha detto il Cardinale Giovanni Battista Re, Vice Decano del Sacro Collegio, nell'omelia della messa esequiale del Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, morto a 92 anni.

Come diplomatico - ricorda il Cardinale Re - "fu l’artefice dei negoziati, che portarono alla firma del noto Accordo fondamentale della Santa Sede con le autorità israeliane, nel quale fu riconosciuta la natura unica delle relazioni tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico, gettando le basi per i rapporti diplomatici fra la Santa Sede e lo Stato di Israele. Fu così che egli divenne il primo nunzio apostolico in Israele".

Da Arciprete della Basilica di San Paolo - continua il Vice Decano del Collegio Cardinalizio - "volle che fosse rinnovato l’accesso alla tomba di san Paolo, e promosse un’indagine scientifica all’interno del sarcofago tradizionalmente ritenuto di san Paolo, L’accurato esame confermò trattarsi effettivamente della tomba dell’apostolo delle genti. Il cardinale fece inoltre esaminare col metodo del «carbonio 14» i resti rinvenuti nel sarcofago, ottenendo così una conferma che tali resti mortali appartenevano all’apostolo Paolo, che lì fu sepolto dopo aver subito il martirio presso le Tre Fontane".

Papa Francesco ha presieduto il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio. Il Cardinale Montezemolo sarà sepolto nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.