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Circoli minori, i francofoni chiedono un documento magisteriale chiaro

Il lavoro nei ciricoli minori  |  | Osservatore Romano Il lavoro nei ciricoli minori | | Osservatore Romano

I francofoni hanno chiaro un punto: la seconda parte dell’Istrumentum laboris è del tutto inadeguato a presentare in chiave biblica e teologica il matrimonio cristiano.

In modo diversi i circoli hanno spiegato questa insoddisfazioni, tanto che il gruppo C ha addirittura riscritto una nuova introduzione alla II parte tutti i gruppi hanno chiesto una revisione del testo perché diventi più chiaro, semplice, organico.

Un problema che nasce anche dalla incertezza sullo scopo preciso del lavoro che i Circoli stanno facendo. Non si sa ancora infatti se i modi, gli emendamenti, saranno inseriti in una relazione generale, se saranno votati come tali o nell’ambito di un altro testo e infine se il Papa li userà per un documento.

Del documento di magistero pontificio si sente bisogno tanto che il Gruppo B il cuo moderatore è il cardinale Sarah ha chiesto scritto espressamente: “l’annuncio del Vangelo della Famiglia chiedo oggi un intervento magistrale che possa rendere coerente e possa semplificare l’attuale dottrina canonistica teologica sul matrimonio.”

Tra le richieste anche una periodo di paziente ricerca comune di teologi e pastori che cerchino di stabilie delle giuste basi di una pastorale familiare che sappia tradurre il Vangelo della famiglia in un orizzonte di comunione.

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Insomma una richiesta di attenzione alla pastorale che però sembra non riesca ad usciere da questa assemblea e richieda altro lavoro non si sa se sinodale o no.

Rimane una importante considerazione che emerge della relazione dei circoli francofoni: il lavoro comune è stata una occasione per conoscere le realtà culturali delle diverse Chiese locali e delle comunità che spesso, lontanissime tra loro, non conoscono i reciproci problemi.

Un tema che è stato messo in evidenza all’inizio della relazione del Circolo francofono A e che il Circolo C ha ripreso in un punto di dibattio.

La differenza culturale delle varie comunità cattoliche sparse in ogni parte del mondo non è però un limite, al contrario sono state occasione per una grande esperienza spirituale e umana.

Un altro tema trasversale, a proposito dello Strumento di lavoro, è la mancanza di attenzione alle sfide delle Chiese non Occidentali. Come ad esempio il tema dei divorziati risposati che è tipicamente “occidentale” mentre, hanno ricordato i francofoni, ci sono tanti temi e sfide riguardo al matrimonio completamente diversi ad esempio in Africa o nei Paesi arabi.

Per tutti e tre i Circoli è fondamentale arricchire il testo con più attenzione alle Scritture e alla “pedagogia divina”.

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Un approccio più unificato al rapporto tra teologia e pastorale lo chiedono i partecipanti al Circolo C. “ Non ci lasciamo fermare nelle false opposizioni e concessioni che generano solo confusione” scrivono.

Quello che sembra centrale in ogni relazione è che debba emergere chiaramente dal sinodo una più chiara formulazione della catechesi sulla verità della famiglia.