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Concerto di Natale, il Papa agli artisti: "Davanti all'arte siamo tutti uguali"

Nell'auletta dell'Aula Paolo VI il Papa incontra tutti gli artisti che si esibiranno nel Concerto di Natale 2021 in Vaticano

Papa Francesco, udienza generale |  | Vatican Media / ACI Group Papa Francesco, udienza generale | | Vatican Media / ACI Group

Nell'auletta dell'Aula Paolo VI il Papa incontra tutti gli artisti che si esibiranno nel Concerto di Natale 2021 in Vaticano. L'iniziativa è promossa dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica e il ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes e della Associazione  Salesiana Missioni Don Bosco.

"La tenerezza nasce dall’amore, è come il linguaggio dall’amore, quando tu ami un bambino, lo carezzi, quando tu ami la tua fidanzata la carezzi, il tuo fidanzato lo carezzi, nasce dall’amore, il gesto dell’amore è il più semplice... Io voglio ripeterlo: il linguaggio di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Le tre cose insieme", dice subito il Papa.

E proprio l'immagine della Natività è una icona della tenerezza. "San Francesco d’Assisi, con il suo presepe vivente a Greccio, volle rappresentare quanto era accaduto nella grotta di Betlemme, perché lo si potesse contemplare e adorare. Il Poverello era colmo di una tenerezza che lo portava alla commozione pensando alla povertà in cui il Figlio di Dio era nato", commenta Papa Francesco durante l'Udienza.

"Nel Concerto di Natale voi offrite le vostre qualità artistiche per sostenere progetti educativi - dice ancora il Pontefice - destinati soprattutto a bambini e ragazzi in due Paesi che versano in condizioni assai precarie: Haiti e il Libano. Il Libano lo portano avanti i salesiani, coraggiosi, i salesiani che sempre inventano qualche cosa per andare avanti. E questa è promessa di vita. Haiti lo portano Scholas Occurentes, il movimento pontificio che custodisce tanto bene monsignor Zani".

Conclude il Papa: "Voi nell’arte subito create fratellanza, davanti all’arte non sono amici e nemici, siamo tutti uguali, tutti amici, tutti fratelli. E’ un linguaggio fecondo il vostro".

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