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Coronavirus: anche un cardinale in isolamento

Il Cardinale Jean-Claude Hollerich, uno dei nuovi cardinali creati da Papa Francesco nell'ottobre scorso, è in quarantena

'incontro tra Papa Francesco, il Cardinale Hollerich e il pastore Krieger, Palazzo Apostolico Vaticano, 30 gennaio 2020 |  | Vatican Media / ACI Group 'incontro tra Papa Francesco, il Cardinale Hollerich e il pastore Krieger, Palazzo Apostolico Vaticano, 30 gennaio 2020 | | Vatican Media / ACI Group
Il Cardinale Jean-Claude Hollerich, uno dei nuovi cardinali creati da Papa Francesco nell'ottobre scorso, è in quarantena dopo che un dipendente dell'Arcidiocesi di Lussemburgo, è risultato positivo al test del coronavirus, la pandemia che sta mettendo in ginocchio l'Europa e altri paesi nel mondo. In un'intervista telefonica all'agenzia tedesca Konradsblatt, parla della chiesa e delle comunità isolate.
Rispondendo alle domande del giornalista il Cardinale Hollerich commenta: "L'UE è ben poco visibile nella crisi; gli stati nazionali vengono da soli. Certo, lo stato nazionale ha il dovere di proteggere i suoi cittadini. Ma un maggiore coordinamento, coesione e comunità sarebbe molto buono. Mi ha fatto piacere vedere che la Cina sta inviando indumenti protettivi e maschere in Italia - e mi manca vedere tale solidarietà a livello europeo. Nella sventura ci focalizziamo tutti su noi se stessi. Guardiamo il nostro paese e dimentichiamo di condividere con gli altri nell'UE".
Il Cardinale Hollerich sottolinea l'importanza di tenere le chiese aperte in questa situazione: "È importante per le persone che possano pregare e che ci siano ancora posti di sostegno, conforto e speranza. Sono felice di sentire le campane della cattedrale. Per me questo è un segno di normalità e vita. Mostra che Cristo è ancora in mezzo a noi e possiamo rivolgerci a Lui".
Il nuovo cardinale racconta come trascorre il tempo in questa quarentena: "Ho tempo di ascoltare musica e leggere molto, tempo di pensare. Il vescovo certamente prende tempo per pregare ogni giorno; ma a volte ho l'impressione che non sia abbastanza e che uno sia troppo occupato per pensare a questioni fondamentali di fede e società. Questa volta mi è stato dato questo tempo- e vorrei usarlo anche io".
In Italia a causa del coronavirus sei sacerdoti sono morti e 20 ricoverati e positivi al virus. E’ il bilancio, finora, che si registra, nel clero, solo nella diocesi di Bergamo, la provincia italiana con il maggior numeri di contagi da coronavirus.

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