"Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell'insegnamento. Il Signore li aiuti in questo cammino, li dia coraggio e anche un bel successo".

Francesco durante questa pandemia pensa anche al mondo della scuola. Stravolto dalle distanze sociali imposte dal Coronavirus. Il Pontefice prega per insegnanti e ragazzi nella Messa mattutina presso Casa Santa Marta, nell'ultima settimana di diretta streaming, poi si riprenderanno le messe con la presenza del popolo.

Durante l'omelia il Papa commenta il Vangelo: "Il Signore torna sul rimanere in Lui, ci dice la vita cristiana è rimanere in me. E usa qui l'immagine della vite come i tralci rimangono nella vite. Questo rimanere non è un rimanere passivo, un addormentarsi nel Signore, questo sarebbe un sonno beatifico. Questo è un rimanere attivo e reciproco, perchè lui dice rimanete in me e io in voi. Questo è un mistero di vita, è un mestiere bellissimo, i tralci senza la vita non possono fare nulla, per crescere, per dare frutto, ma anche l'albero, la vite ha bisogno dei tralci. E' un bisogno reciproco per dare frutto. La vita cristiana è questo rimanere reciproco. Noi senza di Gesù non possiamo fare nulla senza tralci e senza la vite".

"Il bisogno che ha l'albero della vite è avere dei frutti. E il bisogno che ha Gesù di noi è proprio la testimonianza - dice Francesco - la necessità che ha Gesù di noi, dare testimonianza nel suo nome, perchè il Vangelo cresce per testimonianza. Ci farà bene pensare e riflettere su questo: rimanere in Gesù e rimane in noi. Come è il rapporto tra Gesù che rimane in me e io che rimango in lui? Un rapporto mistico, un rapporto senza parole, Signore dammi la forza e io farò quello che tu mi dirai. Il Signore è presente in noi".