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Coronavirus, la Chiesa Greco-cattolica ucraina stabilisce un centro anti-crisi

Le iniziative della Chiesa Greco Cattolica Ucraina per rispondere alla crisi del Coronavirus nella nazione

Caritas Ucraina | Il lavoro di Caritas Ucraina in tempo di coronavirus | caritas.eu Caritas Ucraina | Il lavoro di Caritas Ucraina in tempo di coronavirus | caritas.eu

Un centro anticrisi per affrontare l’emergenza coronavirus: la Chiesa Greco Cattolica Ucraina, con il sostegno della Caritas, lo ha messo in piedi in Ucraina. In particolare, l’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk ha messo a disposizione la sua residenza di Leopoli per infermieri e dottori (circa 40) che devono stare in quarantena dopo il turno di lavoro.

Il centro ant-crisi fornisce assistenza in cinque aree: spirituale, psicologica, medica, sociale e comunicativa. Il centro è costituito dai rappresentanti della Curia dell’arcivescovo maggiore, dai rappresentanti di varie eparchie della Chiesa Greco Cattolica Ucraina e da Caritas Ucraina.

Il centro ha l’obiettivo di fornire assistenza mirata ai pazienti affetti da coronavirus, alle loro famiglie e al personale medico sanitario, e allo stesso tempo di sviluppare una giusta strategia di comunicazione sul tema.

Al momento, ci sono quasi 22 mila casi di coronavirus confermati in Ucraina. Sono state registrate quasi 8 mila guarigioni e poco meno di 700 decessi.

Tra le attività di sostegno ai poveri, anche la distribuzione pasti caldi agli anziani e alle persone bisognose della città. Il servizio è cominciato il 14 aprile, e l’assistenza è fornita nell'ambito del progetto di beneficenza COVcheh dell'Arcidiocesi di Leopoli della Chiesa greco-cattolica ucraina. Il progetto ha come base l’ospedale di Andrei Sheptytsky. Il cibo viene consegnato a persone i cui nominativi e indirizzi sono forniti dal Dipartimento di Politica Umanitaria del Consiglio comunale di Leopoli, mentre l’ospedale di Sheptytsky e il comune hanno firmato un protocollo di intesa per la collaborazione.

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La Chiesa greco-cattolica ucraina è anche vicina agli operatori sanitari attraverso i cappellani medici. Sono 140, tutti testati e negativi al coronavirus, e fanno un lavoro di accompagnamento supervisionato dalla Commissione Pastorale Sanitaria della Curia dell’Arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Quindi, la Fondazione "Caritas Ucraina”, attraverso una rete sviluppata dei suoi uffici in tutta l'Ucraina continua a fornire l’assistenza ai bisognosi di diverse regioni.

Tra le iniziative: una serie di concerti online #AscoltaaCasa per aiutare i senzatetto; un progetto per aiutare gli anziani lanciato nella “zona cuscinetto”; la distribuzione di cibo ai residenti bisognosi della zona cuscinetto da parte di Caritas – Severodonetsk; la consegna di disinfettanti alle guardie di frontiera nella zona dell’Operazione Interforze; il sostegno ai medici da parte di Caritas-Kharkiv; il supporto agli ospedali fornito dalla Caritas della diocesi di Chernivtsi; il taxi sociale della Caritas di Ternopil, che durante la quarantena sta trasportando le persone all’ospedale per fare l'emodialisi.