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Coronavirus, la Diocesi di Prato lancia il fondo "Il Buon Samaritano"

"Diventiamo samaritani". E' questo l'invito della Diocesi di Prato al tempo dell'emergenza Covid19.

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"Diventiamo samaritani". E' questo l'invito della Diocesi di Prato al tempo dell'emergenza Covid19. "Proprio come il Samaritano del Vangelo che si prende cura di quell’uomo ferito incontrato lungo la strada, l’agire e il pensare della comunità cristiana pratese, incarnata dalla Diocesi, vuol essere quello di prendersi cura di chi ha bisogno di una mano per rialzarsi e ricominciare il proprio cammino", scrivono sul sito della Diocesi.

Il fondo emergenza Covid 19 "Il Buon Samaritano" nasce proprio come segno di vicinanza concreta agli uomini e le donne, lavoratori, disoccupati, genitori e persone sole, che stanno vivendo situazioni di difficoltà economiche dovute alla perdita della propria fonte di reddito familiare in seguito alla crisi sanitaria.

Proprio come il Fondo San Giuseppe di Milano e il Fondo Gesù Divino Lavoratore di Roma.

Ad attuare questa bella idea è la Diocesi di Prato attraverso "Insieme per la Famiglia", associazione nata in seno alla Caritas e già in prima linea durante la crisi del 2008. "Per ogni famiglia ci sono fino a 1500 euro a fondo perduto che verranno utilizzati per pagare rate del mutuo, affitti, utenze o altre spese che saranno valutate e approvate da una apposita commissione",  spiegano dalla Diocesi.

"La pandemia che non conosce confini chiama i cristiani ad essere quel Samaritano e a fare proprie le parole di quest’ultimo rivolte all’albergatore: Abbi cura di lui – dice il vescovo Giovanni Nerbini sul sito della Diocesi di Prato– la nostra non vuole essere però una carità occasionale, né di buon cuore, ma una fedeltà al Vangelo messa in pratica attraverso la condivisione di fatiche, sofferenze e anche speranze della nostra comunità. Lo abbiamo detto: solo insieme potremo uscire da questa crisi".

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