Roma , sabato, 13. dicembre, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Domani si celebra il Giubileo dei detenuti, ultimo grande evento di questo Anno Santo e al quale sono iscritti, per le celebrazioni a Roma, circa 6000 pellegrini da circa 90 Paesi, tra cui Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Polonia, Germania, Indonesia, Messico, Madagascar, Brasile, Colombia, Stati Uniti, Guinea Bissau, Filippine, Taiwan, Australia.
Molti saranno i rappresentanti provenienti da diverse case circondariali italiani: Rebibbia, Istituto penale minorile di Casal del Marmo di Roma, Brescia, Teramo, Pescara, Rieti, Varese, Forlì, dal carcere minorile San Vittore di Torino e da Udine dove la pastorale penitenziaria della diocesi è affidata ai Missionari Vincenziani. Dal carcere di Udine sarà presente al Giubileo una delegazione composta da un italiano e da un croato accompagnati dal cappellano, p. Lorenzo Durandetto. Dall’altro carcere affidato ai padri Missionari Vincenziani nella diocesi di Udine, quello di Tolmezzo, di cui è cappellano padre Claudio Santangelo, proviene un’opera d’arte realizzata da un detenuto, esposta per la prima volta in Quaresima nel duomo di Tolmezzo ed ora esposta nella basilica di S. Pietro in Vaticano, in occasione del Giubileo dei detenuti.
Pellegrinaggio giubilare anche per i detenuti di Treviso che si sono ritrovati a Roma per partecipare all’udienza con Papa Leone XIV nelle settimane scorse accompagnati dal vescovo, Michele Tomasi. Al Papa hanno donato un dolce a forma di leone di san Marco. “Sono storie di vita e di riscatto che si incontrano e si incrociano in un abbraccio e in un saluto cordiale”, ha detto Tomasi, parlando di “un momento davvero di intensa emozione”. L’accoglienza del Papa, aggiunge, “dice anche a noi che siamo chiamati ad accogliere, a dare nuove possibilità, a creare una civiltà dove la fraternità diventi norma”.
Nelle diocesi di Tivoli e Palestrina il vescovo Mauro Parmeggiani, domani si recherà nella casa di reclusione di Paliano (Fr) per celebrare la messa giubilare con i reclusi. Dopo la celebrazione Parmeggiani si intratterrà con i detenuti e il personale carcerario.
La diocesi di Trento invita la comunità a celebrare il Giubileo delle carceri con un pomeriggio di incontro e vicinanza, domani, dal titolo “Tra dentro e fuori”. Un momento aperto a tutti – e in modo particolare alle parrocchie cittadine – per ascoltare, riflettere e avvicinarsi alla realtà vissuta ogni giorno da chi è detenuto e da chi opera nella Casa Circondariale di Trento. Il programma prevede il ritrovo nel piazzale antistante la Casa Circondariale di Spini di Gardolo. Seguiranno gli interventi dell’arcivescovo di Trento Lauro Tisi e di Annarita Nuzzaci, direttrice della Casa Circondariale. Il presule presiederà al mattino la tradizionale S. Messa natalizia per i detenuti. Alle 15 Camminata simbolica, un percorso condiviso, accompagnati dalla luce di Betlemme portata da alcuni gruppi scout del Trentino. L’iniziativa è promossa dal Servizio di Pastorale Carceraria della diocesi trentina. “Vorremmo fosse un’occasione – commenta il cappellano del carcere, don Mauro Angeli – per ripensare la detenzione non solo come pena ma come percorso di ricostruzione personale e sociale, dove ogni persona, indipendentemente dagli errori commessi, mantiene la propria dignità e il diritto a un futuro”.




