Domani la Chiesa cattolica festeggia la Domenica del Mare che quest’anno coincide con il 10° anniversario del Viaggio Apostolico – il primo del suo pontificato – di papa Francesco a Lampedusa. Alcuni uffici della Cei – Apostolato del Mare e Fondazione Migrantes - insieme alla diocesi di Agrigento, hanno promosso, da ieri sera fino a domani, una tre giorni nell’Isola delle Pelagie. Era, infatti, l’8 luglio del 2013 quando papa Bergoglio raggiungeva l’isola per piangere gli oltre 20mila morti, donne, uomini e bambini, nella tomba del Mediterraneo. Un primo viaggio in quel luogo che per anni è diventato approdo di tanti migranti ma anche di morte per tanti di loro. Tema dell’incontro “‘Chi di noi non ha pianto’. Il mare luogo di vita”.
Un attacco post-elettorale di mercoledì 1 marzo contro i villaggi nello stato nigeriano di Benue ha causato più di 30 vittime e ha costretto i militari a evacuare il personale della Commissione Giustizia e Pace (JPC) della diocesi cattolica di Makurdi.
Le celebrazioni di Natale si avvicinano. E le diocesi più importanti e grandi d'Italia stilano un ricco programma di Messe ed eventi affinchè tutti i fedeli possano vivere di nuovo la Nascita di Gesù Bambino.
Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Arezzo- Cortona-Sansepolcro presentata da Monsignor Riccardo Fontana. Francesco ha nominato Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Monsignor Andrea Migliavacca, finora Vescovo di San Miniato.
La prossima settimana riapriranno tutte le scuole in Italia secondo un calendario che varia da regione a regione. A parte le festività nazionali, uguali per tutti, infatti, le Regioni con propri delibere decidono annualmente l’inizio e il termine delle attività didattiche ed eventuali ponti e altre festività. Molti i vescovi che in queste ore si stanno facendo vicino agli studenti di ogni ordine grado nei nostri territori.
Sono oltre un milione i marittimi che, tutti i giorni dell'anno, lavorano sulle navi che trasportano merci nel mondo intero. A loro la Chiesa dedica la seconda domenica di Luglio con una particolare attenzione alle loro condizioni di vita che vanno migliorate e l’invito ad evitare forme di discriminazione.
"In occasione del cammino sinodale avviato da Papa Francesco anche la Chiesa di Agrigento sta vivendo questo evento attraverso tutti i suoi organi". Si legge così sul sito della Diocesi di Agrigento spiegando che gli Istituti culturali diocesani, Museo-Archivio-Biblioteca, unitamente alla Pastorale diocesana e a tutti i suoi organi sono chiamati a riaffermare la loro dimensione pastorale, rispondendo alla loro vocazione nel cammino sinodale. Lo fanno con un progetto: la realizzazione di un percorso storico-documentario sui Sinodi diocesani che illustrerà diversi aspetti.
L’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma amplia la sua offerta formativa con tre nuovi corsi.
Dedicheremo questo articolo alla Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che avrà come centro delle iniziative, quest’anno, la diocesi di Ferrara-Comacchio. Ma prima non possiamo non citare l’ordinazione episcopale del vescovo coadiutore della diocesi di Agrigento. Si tratta di Alessandro Damiano che sarà ordinato oggi 5 settembre, alle ore 17,30, nella Basilica Cattedrale di Agrigento e vedrà la partecipazione di ministri sacri e membri scelti rappresentativi dei fedeli delle comunità parrocchiali della diocesi di Agrigento e della sua diocesi di origine, Trapani. Ad ordinarlo l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro. Il neo vescovo celebrerà la prima S. Messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domani sera nella Cattedrale di Agrigento. Da vescovo coadiutore eletto, Damiano aveva già celebrato in diocesi, il 12 agosto, nella Chiesa Madre di Sant’Angelo Muxaro in occasione della peregrinatio dell’urna con le reliquie di S. Angelo di Licata, martire carmelitano. A Trapani, sua città natale, celebrerà la sua prima messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domenica 13 settembre, nel Santuario della Madonna di Trapani, insieme al vescovo Pietro Fragnelli. Segnaliamo anche alcune diocesi in festa per l’ordinazione presbiterale di alcuni novelli sacerdoti.
Sanificazione, igienizzazione, pulizia, ordine. Sono queste ormai le parole più importanti al tempo del Covid-19. E tutte le parrocchie si stanno attrezzando. Aiutate dalle diocesi.
L'Italia continua la sua lotta contro il contagio da coronavirus. L'ultima recente notizia è la decisione di chiudere tutte le scuole e gli atenei fino al 15 marzo. Anche le università cattoliche pontificie si adeguano alle disposizioni. E le diocesi italiane si adattano ogni giorno di più alle ordinanze delle singole regioni, zona per zona. L'ultimo bollettino della protezione civile ha fornito i nuovi dati del contagio: 2706 positivi su tutto il territorio nazionale.
Una settimana durante la quale saranno molti i momenti comuni che coinvolgeranno le diocesi italiane. Da oggi al 25 gennaio si celebra in tutte le diocesi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema “Ci trattarono con gentilezza” (At 28,2). Venerdì prossimo, Festa di San Francesco di Sales, la pubblicazione del Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà nel mese di maggio e le iniziative sul tema.
La Pasqua rappresenta per i cristiani il centro e il cuore di tutto l’anno liturgico. Si tratta della festa più importante e che culminerà, successivamente, con la festività dell’Ascensione, 50 giorni dopo e la solennità della Pentecoste. Ogni diocesi, in questi giorni ha diffuso il calendario delle iniziative. Ecco il programma di alcune.
La reliquia del patrono San Ponziano è stata venerata nel carcere di Spoleto per la prima volta. A portarla, l’Arcivescovo Monsignor Renato Boccardo, che sabato ha presieduto la messa alla presenza di numerosi detenuti. Con lui sull'altare il cappellano Monsignor Eugenio Bartoli.
Sono molte le diocesi, le chiese, le associazioni, le parrocchie che hanno dedicato il Venerdì, prima della Settimana Santa, al rito della Via Crucis. Ognuna di queste, con meditazioni varie e rappresentazioni, ha ripercorso il cammino doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.
In questa settimana molte le celebrazioni dei vescovi nei cimiteri delle città. Celebrazione della vita, non della morte con la sottolineatura, come ha fatto l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, della dimensione ecclesiale e culturale della visita ai cimiteri. Il presule torinese, riferisce il quotidiano “Avvenire”, ha collocato la sua riflessione nel contesto di una scelta decisa dal Comune di Torino di proporre iniziative culturali nei cimiteri, con attori e musica, nei giorni tradizionalmente dedicati alla visita ai defunti. Iniziativa che ha suscitato molte discussioni. Il cimitero – ha detto mons. Nosiglia – “è la casa comune e ci troviamo insieme a tante persone e famiglie che nel pellegrinaggio a questo luogo e nella preghiera silenziosa presso le tombe dei loro cari si sentono uniti in una solidarietà che li accomuna e li rende tutti meno individualisti e più consoni della importanza dello stare insieme anche di fronte alla realtà della morte”.
E’ trascorso quasi un mese dal Solstizio d’estate e in questi giorni, sulle nostre coste, in montagna e nei piccoli centri iniziano ad arrivare turisti da ogni parte d’Italia e… non solo. E’ tempo di vacanze!
A distanza di un mese dall’inaugurazione del Santuario della Spogliazione, chiesa di Santa Maria Maggiore, al via una serie di iniziative che cadranno il 20 di ogni mese a partire da martedì 20 giugno. “Per riproporre la dinamica celebrativa, culturale e formativa che ha caratterizzato la settimana dell’inaugurazione – rende noto il rettore del santuario fra Carlos Acácio Gonçalves Ferreira – abbiamo pensato di proporre una giornata di preghiera e riflessione, coinvolgendo le altre diocesi dell’Umbria”.
Mercoledì scorso, con la celebrazione delle Ceneri, è iniziato il tempo della Quaresima: sei settimane che preparano alla Pasqua, cuore dell’intero anno liturgico. Un tempo durante il quale i vescovi italiani richiamano l’attenzione sul tema della conversione con messaggi e sussidi predisposti a sostegno del cammino di fede delle comunità cristiane.
Stanco di essere senza futuro e prospettive. Stanchezza e delusione che ha portato un giovane trentenne friuliano a mettere la parola fine alla sua vita con una lettera veramente commuovente che non può non suscitare una serie di domande sul futuro di tanti giovani italiani sempre più costretti a rimanere a casa senza far nulla. E i dati forniti dall’Istat, l’Istituto Italiano di Statistica sono drammatici.