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Dalle diocesi, tutto pronto per ripartire con nonostante la pandemia

Dal pellegrinaggio della diocesi di Roma ai convegni pastorali ed ecclesiali al sud e al nord

De Donatis e i vescovi di Roma in partenza per Lourdes |  | Alan Holdren De Donatis e i vescovi di Roma in partenza per Lourdes | | Alan Holdren

E’ il tempo della ripartenza anche per le diocesi italiane dopo un lungo periodo che ha visto l’Italia, e non solo, colpita da un virus invisibile che ha causato morti e malati. Preoccupano i dati di questi giorni che vedono i contagi aumentare ma si cerca in qualche modo di ripartire.

In questi giorni si è svolto il pellegrinaggio della diocesi di Roma a Lourdes. Il primo promosso dall’Opera Romana Pellegrinaggi dopo diversi mesi. Un luogo, Lourdes, in cui “impariamo a benedire, perché siamo benedetti e a consolare, perché siamo consolati. Quante preghiere, quante lacrime, quante fatiche del corpo e del cuore sono passate davanti a questa grotta, anche in questi giorni. Noi benediciamo Dio, perché lui ci ha consolati attraverso Maria, ha detto il card. Angelo De Donatis, Vicario del papa per la diocesi di Roma, che ha guidato il pellegrinaggio al quale hanno partecipato 184 pellegrini romani, tra cui 40 sacerdoti. Un pellegrinaggio “limitato”: a causa dell’emergenza sanitaria la tradizionale processione aux flambeaux e quella eucaristica sono state sostituite dalla recita del Rosario e dell’adorazione, con i pellegrini ben distanziati. “Nel culmine della pandemia – ha detto il cardinale nell’omelia conclusiva -  la sofferenza più grande dei ricoverati è stata quella di essere soli. Ho saputo di testimonianze di infermieri che sono stati accanto, al di là della loro professione, come fossero familiari, per permettere ai malati di soffrire e di morire sentendo qualcuno vicino, che li consolava, tendendo la mano, un segno che richiama immediatamente alla prossimità, alla solidarietà, all’amore.

In questi mesi di sconforto e smarrimento, quante mani tese abbiamo potuto vedere! La mano del medico, dell’infermiera e dell’infermiere, del farmacista, del volontario. E altre mani tese potremmo ancora descrivere fino a comporre una litania di opere di bene. Tutte queste mani hanno sfidato il contagio e la paura pur di dare sostegno e consolazione”. Il porporato ha ringraziato il gruppo Ewtn (editore di questa testata) e tutte le altre emittenti che hanno voluto dedicare spazio all’evento.

Apertura, proprio in questi giorni, di un luogo importante per i pellegrinaggi in Italia. Con atto di affidamento alla Vergine Maria sarà aperta domani, 30 agosto, la porta della Basilica superiore del Santuario di Oropa, nella diocesi di Biella dopo quattro anni di lavori. A presiedere la celebrazione il vescovo di Biella, mons. Roberto Farinella mentre, in Calabria, non si terrà il tradizionale pellegrinaggio, con processione, alla “Madonna della Montagna” di Polsi (Rc), nella diocesi di Locri-Gerace, in occasione della festa in programma dal 31 agosto al 2 settembre.

Lettera alla diocesi adell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Gian Carlo Perego, a conclusione dell’Anno pastorale diocesano. Perego parla del periodo che abbiamo vissuto come di un lungo “Sabato Santo” che “non ci ha impedito, però, di cantare l’Exultet pasquale” e annuncia il biennio eucaristico che partirà dal prossimo 28 marzo 2021. Una data non casuale: infatti si celebreranno gli 850 anni del miracolo eucaristico di Ferrara. E poi l’annuncio della prossima visita pastorale. E lunedì, 7 settembre, la consegna della lettera pastorale anche da parte del vescovo di Cerignola-Ascoli Sariano, Luigi Renna.

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Con la ripresa anche i primi convegni pastorali diocesani. Si concluderà domani quello della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, che segna l’inizio di un itinerario triennale di una pastorale eucaristica. “Bisogna ripartire in sicurezza, ma anche senza paura, consapevoli che anche la pastorale è messa alla prova ed ha bisogno di nuove motivazioni e di un nuovo orientamento”, dice il vescovo, Sergio Melillo, evidenziando che “emerge l’esigenza di un cammino organico per la nostra Chiesa particolare, di una progettualità nel tempo che ci faccia andare all’essenziale e semplifichi le nostre agende pastorali, spesso troppo intasate. Avvertiamo la necessità di un lavoro che ci veda protagonisti insieme ai nostri fratelli laici per ritornare all’essenziale”. Il prossimo triennio – aggiunge - dovrà “aiutarci a rifondare e a ricomprendere una ‘ecclesiologia eucaristica’ in cui ogni battezzato possa trovare il proprio posto nella Celebrazione, come nella vita della Chiesa”.

Lunedì 31 agosto convegno ecclesiale nell’Eparchia degli italo-albanesi dell’Italia Continentale di Lungro che sarà aperta dall’eparca, Donato Oliverio. E domani, domenica 30 agosto, nella diocesi di Bolzano-Bressanone la colletta della Quaresima di fraternità, promossa dall’Ufficio Missionario diocesano e rinviata a causa del Covid-19. La colletta, si legge sul sito della diocesi, è “un cardine dei progetti di solidarietà” del Centro missionario per poter aiutare le persone nel Sud del mondo.