Riparte il mercato degli articoli religiosi e dell’oggettistica sacra, dopo il pesante blocco causato dal lockdown per l’emergenza Covid-19. Nei mesi scorsi, la chiusura delle chiese e lo stop ai pellegrinaggi e al turismo religioso ha duramente colpito un settore produttivo che in Italia contava, prima della pandemia, circa 3mila aziende produttrici, soprattutto artigianali e a carattere familiare, e circa 700 negozi e rivenditori al dettaglio, per un totale di diverse migliaia di posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di circa 500-700 milioni di euro. "Ora finalmente, nonostante le difficoltà, questo mercato prova a ripartire nel nostro Paese e in tutto il mondo".

A dare la notizia ufficiale è un comunicato di Devotio, che afferma: "La fiera biennale internazionale per il mondo religioso si svolgerà nelle nuove date dal 18 al 20 aprile 2021 presso BolognaFiere. Novità anche per la collocazione della manifestazione nel quartiere fieristico bolognese: rispetto all’ultima edizione del 2019, la fiera passa da uno a ben tre padiglioni (il 33 che ha ospitato le precedenti edizioni, a cui si aggiungono i due nuovi padiglioni gemelli 31 e 32), con un incremento del 40% della superficie espositiva".

“C’è una grande voglia di ripartire nel mercato degli articoli religiosi e dell’oggettistica sacra, in Italia e anche nel resto del mondo”, conferma Valentina Zattini, amministratore unico di Officina Eventi, la società di Imola che organizza la manifestazione bolognese. “La terza edizione di Devotio, perciò, vuole proprio offrire l’occasione per una ripartenza dopo il pesante blocco per il coronavirus, puntando soprattutto sulla qualità dei prodotti italiani e sulle opportunità di business sui mercati esteri, in particolare in Europa e in Sud e Nord America. Le nuove date, i nuovi padiglioni espositivi e la grande offerta produttiva contribuiranno a rendere Devotio 2021 l’appuntamento da non perdere e l’occasione più importante per far rincontrare i protagonisti del settore”.