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Diario del Sinodo, ci sarà un organismo episcopale permanente panamazzonico?

Proseguono i lavori del Sinodo sull'Amazzonia. Ieri ed oggi la Decima e Undicesima Congregazione Generale

Sinodo Amazzonia |  | Daniel Ibanez / ACI Group Sinodo Amazzonia | | Daniel Ibanez / ACI Group

Proseguono i lavori del Sinodo speciale panamazzonico, ieri pomeriggio si è svolta la decima Congregazione Generale e questa mattina l’undicesima. Erano presenti in aula 180 Padri Sinodali, insieme a Papa Francesco.

Secondo quanto riportato da Vatican News nella decima Congregazione gli interventi sottolineano il bisogno di nuovi ministri della Parola, incluse le donne, per dare nuove risposte alle sfide contemporanee ed è necessario investire su laici ben preparati che, in spirito missionario, sappiano portare l’annuncio del Vangelo in ogni luogo dell’Amazzonia. Una formazione adeguata dei laici impegnati, inoltre, è fondamentale anche per la nascita di nuove vocazioni.

Un intervento, in particolare, suggerisce che la questione dei così detti viri probati e della ministerialità femminile vengano trattate in un’Assemblea sinodale ordinaria, poiché si tratta di temi di portata universale. Un altro intervento consiglia che, prima dei viri probati presbiteri, si penso a viri probati diaconi: il diaconato permanente, infatti, può rappresentare un vero e proprio laboratorio per avere uomini sposati nel sacramento dell’Ordine.
Tra gli altri temi trattati, la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, la pastorale vocazionale e giovanile e la sfida della comunicazione: attraverso i mass media – si afferma - bisogna aprirsi ai comunicatori di ogni cultura e di ogni lingua, così da rafforzare i popoli amazzonici.
Nell’undicesima Congregazione Generale è emersa dagli interventi la proposta di creare urgentemente un “Organismo episcopale permanente e rappresentativo, coordinato dalla Repam (Rete ecclesiale panamazzonica), per promuovere la sinodalità in Amazzonia”.

Tale organismo, integrato al Celam (Consiglio episcopale latinoamericano), dovrà aiutare ad implementare la fisionomia della Chiesa in Amazzonia, nell’ottica di una pastorale comune più efficace, concretizzando anche quelle indicazioni che Papa Francesco vorrà eventualmente dare dopo il Sinodo, e lavorando per la difesa dei diritti dei popoli indigeni, la formazione integrale degli agenti pastorali e la creazione di seminari amazzonici.
Suggerito a tal proposito un Osservatorio Permanente di diritti umani e di protezione dell’Amazzonia.

Altri temi trattati sono stati l'nculturazione e educazione, l’impegno missionario e la testimonianza dei martiri.

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Nel consueto briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede Monsignor Eugenio Coter, Vicario Apostolico di Pando, Vescovo titolare di Tibiuca, sottolinea che essere al centro dell'attenzione della Chiesa universale in questo Sinodo è un segno di speranza, un segno di luce. "Non siamo soli", conclude Monsignor Coter.

Monsignor Rafael Alfonso Escudero López-Brea, Vescovo Prelato di Moyobamba commenta: "E' la prima volta che partecipo ad un Sinodo, c'è voglia di camminare insieme, di ascoltare la voce dell'Amazzonia. Io ho proposto al Sinodo un'evangelizzazione profonda attraverso la predicazione, l'insegnamento, la carità, affinchè questi popoli possono essere impregnati della salvezza che viene da Gesù Cristo".

I membri della Commissione di Redazione di Nomina Pontificia oltre a Monsignor Grech sono: Padre Rossano Sala, il Cardinale Christoph Schonborn, Monsignor Edmundo Ponciano Valenzuela, Monsignor Sanchez Sorondo.