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"Dove è l'amore?" Caritas Internationalis e i giovani della GMG

Cardinale Luis Antonio Tagle | Selfie del Cardinale Luis Antonio Tagle e i giovani a Caritas Youth  | Caritas Internationalis Cardinale Luis Antonio Tagle | Selfie del Cardinale Luis Antonio Tagle e i giovani a Caritas Youth | Caritas Internationalis

Un incontro nei sobborghi di Cracovia, per confermarsi nell’aiuto agli ultimi e trovare “l’amore” in ogni luogo. Per la Giornata Mondiale della Gioventù, Caritas Internationalis ha chiamato a raccolta i giovani rappresentanti dell’organizzazione, un ombrello per 165 charities di ispirazione cattolica nel mondo. Un evento chiamato “Dove è l’amore?”, guidato dal Cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis.

Gettonatissimo per i selfie, facile a commuoversi (ammette lui stesso al blog di Caritas Internationalis che ha pianto quasi ad ogni catechesi), colpito dalle domande dei giovani e circondato dall’affetto di Papa Francesco che gli ha dedicato un lungo abbraccio, il Cardinale Tagle ha così potuto mostrare con mano l’impegno di Caritas. Un impegno che va ben oltre le due “opere di misericordia” donate alla Polonia per questa Giornata Mondiale della Gioventù.

“La Caritas è al cuore dell’esperienza cristiana. Non si tratta solo di una idea, è uno stile di vita. Se cominci a vivere per gli altri, questo diventa un’abitudine”, ha detto il Cardinale Tagle ai giovani di Caritas provenienti da El Salvador, Venezuela, Senegal, Nuova Zelanda, Canada, Lussemburgo, Galles e Inghilterra e ovviamente Polonia.

La riunione si è tenuta il 27 luglio in una piccola chiesa nella vicinanze di Bienczyze. I giovani della Caritas hanno parlato con i giovani pellegrini, e hanno cercato di dare loro l’ispirazione per unirsi al lavoro dell’organizzazione.

E così, uno ad uno, i rappresentanti giovani della Caritas sono saliti sul podio per raccontare le loro esperienze. Joe Moaono-Kolio viene da Caritas Aotearoa della Nuova Zelanda: la sua sfida è quella di viaggiare di isola in isola per aiutare le piccole comunità del pacifico ad affrontare i problemi derivanti dal cambiamento climatico.

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Noe Flores viene dal Salvador, e la situazione lì non è più semplice: se ai tempi del beato Oscar Romero si era comunque al centro di una lotta per una ideologia politica, oggi ci si trova di fronte ad una violenza indiscriminata in mano a bande di criminali. Lì, l’impegno di Caritas è soprattutto quello della giustizia sociale.

Il Venezuela vive una situazione drammatica, e ne ha parlato Annie Romero: addirittura, a volte c’è un blackout programmato per mancanza di energia. Il Canada vive una rivoluzione secolarista da tempo, iniziata in Quebec e ora fatta diventare programma di governo dall’amministrazione di Jacques Trudeau: come combatterlo? Con le attività interattive e l’insegnamento della Dottrina Sociale, ha raccontato Rebecca Rathbone. 

E l’impegno contro le ingiustizie è stato enfatizzato anche nell’intervento di Daniel Hale, della CAFOD (la Caritas di Inghilterra e Galles). E poi c’è il piccolo Lussemburgo, nel cuore dlel’Europa, dove lavora Paul Galles: il vescovo di là (ma non c’è una vera e propria conferenza episcopale) lavora molto sulla pastorale giovanile, e lì, nel cuore dell’Europa, i ragazzi sono chiamati a trovare un modo di fare maggiore inclusione sociale.

Dai Paesi in Via di Sviluppo al cosiddetto primo mondo, l’evento Caritas ha mostrato una panoramica a più facce come lo è la Dottrina Sociale della Chiesa, che – ispirata dal Vangelo – tocca argomenti che vanno dalla difesa della vita del concepito fino al disarmo integrale. È l’impegno dei cristiani nel mondo, un pizzico del quale è stato raccontato alla Gmg.