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Ecumenismo, verso un documento con il mondo protestante

Si è tenuta la prima sessione di dialogo tra il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Comunione di Chiese Protestanti in Europa. Primi discorsi per un documento comune

PCCUP | La riunione dei rappresentanti del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani e la Comunione delle Chiese Protestanti a Basile | christianunity.va PCCUP | La riunione dei rappresentanti del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani e la Comunione delle Chiese Protestanti a Basile | christianunity.va

Si chiama provvisoriamente “In cammino verso una comprensione comune delle Chiese. Confronti, approfondimenti, prospettive” il documento che verrà elaborato come frutto del dialogo tra il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Comunione di Chiese Protestanti in Europa.

Questo con la Comunione delle Chiese Protestanti è un dialogo piuttosto recente, intavolato nell’autunno del 2019, oggetto di una riunione preliminare nel settembre 2021 e ora arrivato ad una prima sessione, che si è tenuta dal 19 al 21 aprile presso la Cattedrale di Basilea, su invitto della Chiesa Evangelica Riformata.

È stata una sessione – si legge in un comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani – “servita a conoscersi meglio, a individuare con maggiore precisione gli argomenti da trattare e a concordare i passi da intraprendere”.

Ora si guarda al secondo incontro, previsto ad Augusta all’inizio di novembre.

Se il dialogo è recente, lo è anche la Comunione di Chiese Protestanti in Europa, nata nel 2003 come organismo ecumenico continentale. La comunione raggruppa 106 chiese luterane, metodiste, riformate e unite di oltre 30 Paesi europei, e rappresenta circa 50 milioni di cristiani protestanti.

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È da considerare, però, che la storia della Comunione affonda le sue radici molto al di là della sua recente costituzione, e va considerata come l’ultima tappa di un cammino.

Nel XVI secolo, luterani e riformati, vale a dire i principali rami della Riforma, si divisero sulla comprensione della Cena del Signore: per Lutero, Cristo era corporalmente presente nel pane e nel vino, Zwingli riteneva la presenza di Cristo fosse spirituale. L’incontro tra Lutero e Zwingli, nel 1529 a Marburgo, non appianò le divergenze, e le due famiglie protestanti non si riconobbero in piena comunione.

Questo fino al 1973, quando luterani e riformati ripresero a dialogare fino a sottoscrivere la Concordia di Leuenberg, cui aderirono nel 1974 anche la Chiesa Evangelica Valdese e la Chiesa Evangelica Luterana in Italia.

Nel 1994, fu formulato il documento “La Chiesa di Gesù Cristo”. Nel 2003, fu cambiato il nome della Concordia per diventare “Comunione di Chiese Protestanti in Europa”. Questa si riunisce circa ogni sei anni in assemblea generale.