Dopo il licenziamento definitivo di 320 lavoratori da parte della Whirpool di Napoli, l’Arcivescovo Domenico Battaglia ha preso posizione sull’accaduto sottolineando come “la Chiesa di Napoli fa sentire la propria voce e la unisce a quanti sono stati delusi dai continui rinvii delle istituzioni governative”.

Monsignor Battaglia si rivolge a quanti ne abbiano titolo ed autorità “di intervenire per avere risposte adeguate, diciamo che è questo il tempo. Non è più solo il tempo delle proposte, ma il tempo delle risposte. Ogni risposta procrastinata rischia di essere una risposta fuori tempo”.

Per evitare “l’ennesimo rinvio – scrive l’Arcivescovo - la Chiesa di Napoli chiede di favorire un tavolo permanente attorno al quale possano afferire il mondo dell’imprenditoria, quello della cooperazione, i sindacati e gli enti pubblici e privati per costruire risposte progettuali, organiche e strutturali, nella piena disponibilità a fare la propria parte per la città metropolitana di Napoli”.

“In tal modo, assicurando maggior coinvolgimento nella programmazione dei fondi strutturali – conclude il presule - potremo diminuire la tensione sociale per quelle famiglie che si son viste recapitare le lettere di licenziamento.”