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Papa Francesco si prende tempo per la nomina di un nuovo arcivescovo di Vaduz

Arcidiocesi ritagliata da quella svizzera di Coira, di cui faceva parte, Vaduz copre tutto il Liechtenstein. L’arcivescovo Haas ha compiuto 75 anni. Papa Francesco ha deciso di nominare un amministratore, non ancora un successore

Benno Elbs | Il vescovo Benno Elbs, da oggi amministratore sede vacante ad nutum Sanctae Sedis dell'arcidiocesi di Vaduz | katolisches.at Benno Elbs | Il vescovo Benno Elbs, da oggi amministratore sede vacante ad nutum Sanctae Sedis dell'arcidiocesi di Vaduz | katolisches.at

Per ora, l’arcidiocesi di Vaduz è considerata vacante, ed ha un amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis (cioè di propria iniziativa), nella persona del vescovo di Feldkirch Benno Elbs. Un vescovo austriaco, insomma, a gestire la successione dell’arcivescovo Wolfgang Haas, che ha compiuto 75 anni lo scorso 7 agosto.

Elbs aggiunge, dunque, all’incarico di vescovo di Feldkirch, diocesi che guida dal 2013, quello di amministratore dell’arcidiocesi di Vaduz.

Nato nel 1960, sacerdote dal 1986, Elbs è stato docente di religione e direttore spirituale del Marianum a Bregenz, nonché responsabile dell’ufficio pastorale diocesano.

Nel 2005 è stato nominato vicario generale della diocesi di Feldkirch, nel 2011 ne è diventato amministratore diocesano, e nel maggio 2013 ne è diventato vescovo. Guiderà la transizione verso la scelta del successore dell’arcivescovo Wolfgang Haas, che come arcivescovo ha sempre avuto coraggio nelle sue posizioni.

Per esempio, l’arcivescovo Haas aveva recentemente annullato il tradizionale servizio religioso di apertura delle sessioni parlamentari del Principato di Vaduz per protestare contro l’introduzione del “matrimonio per tutti”, che include anche le coppie omosessuali, voluta dal Parlamento del Liechtenstein. Una decisione che era stata anticipata nel bollettino diocesano, sottolineando che “la celebrazione del cosiddetto Ufficio dello Spirito Santo in apertura delle sessioni non ha più senso”, ribadendo la sua contrarietà alla decisione dei politici su quello che l’arcivescovo ha chiamato uno “pseudomatrimonio che contraddice sia il sentimento naturale, sia la ragionevole legge naturale, e, in particolare, la comprensione cristiana dell’uomo in quanto corrisponde all’ordine divino della creazione”.

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Vescovo di Coira, in Svizzera, dal maggio 1990 al dicembre 1997, l’arcivescovo Haas ha guidato l’arcidiocesi di Vaduz dal 1997, nata proprio dalla diocesi di Coira e unica diocesi nazionale non rappresentata nel Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa.

Una decisione, quella di creare una nuova arcidiocesi, che era stata persino stata contestata dal Parlamento di Vaduz, in una sessione in cui 24 parlamentari su 25 avevano dichiarato inammissibile la creazione di una nuova diocesi senza approvazione del governo e dei cittadini.

L’arcivescovo aveva però avuto il sostegno dei reali, a partire dal principe Hans Adam e suo fratello Nikolaus, che è stato per dieci anni ambasciatore di Vaduz presso la Santa Sede.

L’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, era stato in visita in Liechtenstein lo scorso aprile, dove tenne anche una conferenza su “Diplomazia e Vangelo”.